La Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di I.M., cl. 69, residente in un Comune della provincia di Reggio Calabria.
La misura è scaturita dall’attività di indagine che rientra nell’ambito del fenomeno “violenza di genere”, di cui si occupa il Terzo Gruppo specializzato della Procura della Repubblica, ed è stata eseguita dalla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Polizia di Stato. Le indagini hanno ricostruito una lunga serie di maltrattamenti a cui l’uomo sottoponeva con allarmante regolarità moglie e figli minori, quasi con frequenza quotidiana, a margine di una relazione contraddistinta da alti e bassi a seconda dell’umore del marito-padrone.
La donna subiva da tempo ingiurie, minacce, percosse e comportamenti ossessivi tali da limitare la libertà di movimento della stessa. Queste limitazioni interessavano anche i figli tanto che, in tempi risalenti, per fini punitivi, segregava moglie e figli all’interno della cucina della propria abitazione, per circa 10 ore, staccando persino la corrente elettrica. La violenza veniva esercitata impedendo alla moglie di vedere i propri familiari, limitandola persino negli spostamenti.
Solo dopa molto tempo, la donna si determinava a denunciare le condotte violente, poiché stanca ed esasperata dalle continue vessazioni subite. L’arrestato è stato allontanato dall’abitazione familiare e collocato in regime di arresti domiciliari presso altra dimora, al fine di scongiurare ulteriori ed eventuali azioni delittuose nei confronti dei componenti della propria famiglia.