REGGIO CALABRIA – Prosegue, alla Città metropolitana, la trattativa sul Contratto decentrato 2021.
Richiesto espressamente dalla CISL Fp che il contratto decentrato sia applicato anche ai lavoratori lsu/lpu, utilizzati a tempo parziale presso gli uffici della città metropolitana, nonché – dal segretario provinciale Cisl-Fp Enzo Sera – l’aumento delle ore lavorative per gli stessi operatori, sino al raggiungimento delle 36 ore settimanali.
Inclusi tutti gli istituti contrattuali previsti, compresa la progressione economica orizzontale per gli aventi diritto (requisito minimo di 24 mesi dalla Peo precedente, per poter essere inseriti in graduatoria, secondo il Ccnl).
Durante la delegazione trattante, si è registrata la visita del metrosindaco facente funzioni: interloquendo coi sindacati presenti e le Rsu, Carmelo Versace s’è impegnato a coinvolgere il sindacato nella riorganizzazione in corso della macrostruttura.
La riorganizzazione, infatti, allarma, non poco, gli stessi dirigenti ed il personale di settori e servizi, preoccupati che – lungi da nobili finalità e miglioramenti di qualità di servizi all’utenza – sia mirata a fini clientelari e magari penalizzazioni di postazioni di lavoro o incentivi economici per i dipendenti, oltre al rischio di eventuali interventi “spezzatino” su alcuni settori.
Purtroppo – fa sapere Adolfo Romeo, delegato Cisl-Fp ai rapporti politici e sindacali con la Città metropolitana -, nessuna concreta notizia per il pagamento della performance/produttività 2020, cui però è confermata l’aggiunta di 135-140mila euro tra le risorse rimaste inutilizzate per le progressioni orizzontali sino al mese di luglio 2020.
Altra nota positiva l’incremento del fondo anno 2021 – derivante da risparmi di buoni pasto e straordinari del periodo di lockdown -, già approvato all’unanimità dei presenti. Infine, inoltrata pure la richiesta d’integrazione del regolamento dell’Avvocatura e di modifica del regolamento della MetroCity nella parte riguardante uffici e servizi.