Lavoro

Reggio. Mobilitazione della Uil contro la privatizzazione di Poste italiane

REGGIO CSLABRIA – La UilPoste continua la battaglia per cercare di arenare la privatizzazione di Poste italiane. “Con la svendita di poste italiane infatti sarebbe a rischio:

  1. SOCIALITA’ DEL SERVIZIO: Poste Italiane svolge un servizio a vocazione sociale
    garantendo uffici postali aperti anche nei piccoli centri e la consegna della corrispondenza in
    tutti i territori, anche quelli più disagiati. Con la vendita delle quote azionarie ai privato l’
    obbiettivo del profitto si sostituirà sempre più alla missione sociale.
  2. BIG DATA e RISPARMIO: Oggi Poste Italiane detiene e gestisce dati personali dei
    risparmiatori italiani che affidano i loro risparmi alla più grande azienda del paese. Si tratta
    di 35 milioni di clienti con oltre 180 miliardi di euro di risparmio che cercano sicurezza e
    garanzia e non mira a logiche del profitto. Se avverrà la vendita di poste italiane non sapremo
    chi andrà a gestire il RISPARMIO.
  3. PRECARIATO e OCCUPAZIONE: i grandi investitori in nome del profitto vorranno
    sempre più risparmiare sui costi del personale con conseguente aumento del lavoro precario
    ( contratto a termine, part time involontari, appalti e sub appalti al ribasso). Questo avrà come
    conseguenza per i cittadini una minore qualità del servizio offerto, con un rischio concreto
    della perdita di posti di lavori.
  4. SICUREZZA SUL LAVORO: dal lavoro sottopagato e sotto tutelato nasce il mancato
    rispetto delle regole di salute e sicurezza sul lavoro. Si risparmia sulla prevenzione per
    produrre di piu’ aumentando il rischio d ‘incidenti. Perdere la funzione sociale significa anche
    questo e i costi per la persona e per la collettività diventano enormi.
    Per questi motivi venerdì 8 marzo 2024 saremo presenti in Piazza San Giorgio al Corso, dalle 10
    alle 20. Invitiamo Stampa, Autorità Associazioni e ogni singolo cittadino ad essere presente al
    nostro fianco per portare avanti questa battaglia sociale che riguarda il bene dell’intera collettività”.