REGGIO CALABRIA – Il Comune di Reggio Calabria punta sul rilancio della “Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi”, un luogo simbolo della storia, della ricerca e dell’industria cittadina ospitato in un antico complesso che sorge sul corso Vittorio Emanuele. La giunta comunale, infatti, ha licenziato lo schema di convenzione che, a tale scopo, nelle prossime settimane verrà sottoscritto con la Camera di Commercio e l’Università “Mediterranea”. L’assessora allo Sviluppo Economico Angela Martino, si è detta «particolarmente soddisfatta per un’operazione che mira a risollevare le sorti di una realtà entrata in crisi negli ultimi venti anni e che può rappresentare un sicuro volano di sviluppo scientifico, industriale, didattico, culturale e turistico per l’intera comunità».
«Siamo ad un punto di svolta», ha affermato la delegata di giunta aggiungendo: «Grazie all’accordo che legherà tre importanti istituzioni cittadine, la Stazione sperimentale potrà tornare ad essere un centro nevralgico per le economie del territorio». «Il piano di collaborazione – ha spiegato Martino – prevede interventi congiunti finalizzati all’attivazione di un vero e proprio polo di innovazione in grado di gestire, fra le altre cose, una rete istituzionalizzata specializzata per la caratterizzazione e la certificazione delle essenze agrumarie. Attività che riguarderanno tutte le essenze, i succhi e gli altri derivati agrumari, con particolare riferimento al bergamotto, ma non solo».
«Si darà vita – ha proseguito – ad una piattaforma per la ricerca, la formazione, il trasferimento tecnologico mutuabile anche ad altre produzioni agricole ed agroalimentari. Senza contare, poi, la possibilità di organizzare una serie di iniziative di carattere formativo promosse per fornire le conoscenze teoriche e pratiche volte alla qualificazione di specialisti in scienze e tecnologie delle produzioni agrumarie, essenze, profumi o generi alimentari. Importante, dunque, sarà anche il coinvolgimento delle scuole con l’attivazione di corsi per tecnici e la formazione enogastronomica, ma anche e soprattutto delle università che avranno l’opportunità di attingere a percorsi di specializzazione post-laurea in agraria, chimica, biologia o farmacia».
Nella convenzione rientrano, ancora, il rilancio dell’Orto botanico, sito sul viale Calabria, che andrà in gestione per «incentivare le specie maggiormente rappresentative del territorio e che sarà adibito a “campo catalogo del bergamotto”» e di un bergamotteto, sito a Pellaro, che il Comune metterà a disposizione per «sperimentazioni e visite guidate ai fini turistici e didattici». Considerato, poi, il patrimonio bibliografico e tecnologico custodito nel complesso di Corso Vittorio Emanuele, per l’assessora Martino e gli esperti di Camera di Commercio ed Università si potrà allestire «un museo quale centro di documentazione in grado di valorizzare la storia, i luoghi ed i protagonisti della storia del bergamotto». In questo luogo, si potranno organizzare visite sensoriali «capaci di far “vivere” le antiche modalità estrattive delle essenze, immergendosi in una realtà virtuale tale da sperimentare il connubio tra prodotto, territorio e la sua valenza storico-culturale».
«Insomma – ha concluso – stiamo per chiudere una delle principali linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, seguite in continuità dal sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, che con la giunta comunale ha colto pienamente l’importanza di valorizzare al massimo un bene con un potenziale enorme sotto tantissimi aspetti. L’intesa raggiunta con Camera di Commercio ed Università rappresenta un elemento di garanzia affinché la Stazione sperimentale delle essenze possa finalmente tornare ad acquisire il ruolo, a lei più consono, di snodo e punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo del territorio. La sinergia istituzionale fondata su intenti comuni di crescita è, sicuramente, l’elemento chiave perché si raggiungano traguardi decisivi per la città che lasceremo alle future generazioni».
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