Cronaca

Reggio. Sequestrati quasi 700 kg di prodotto ittico e 500 vasetti di polpa di riccio

REGGIO CALABRIA – La Guardia Costiera della Direzione Marittima di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “e-Fishing” ancora in corso, ha effettuato lungo l’intera filiera ittica 252 ispezioni, circa 1000 controlli, rilevando 47 illeciti amministrativi elevando sanzioni per 57.000 euro. In totale sono stati sequestrati 2200 kg circa di prodotto ittico e 11 attrezzi da pesca. Da segnalare, in particolare, l’attività che ha portato al sequestro amministrativo di 676 kg di prodotto ittico per mancanza di tracciabilità, rinvenuto all’interno di un punto commerciale della provincia reggina e il sequestro di 500 vasetti di polpa di riccio privi di tracciabilità occultati all’interno di un’autovettura agli imbarcaderi di Villa San Giovanni destinati al mercato Siciliano.

LE FASI
L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio
2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target
di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le
piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha
permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle
verifiche preventivamente pianificate.

L’ OBIETTIVO

Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche
illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la
risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione
condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a
livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in
particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la
cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza
delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in linea
con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso
nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di
ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato
alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere
consapevolmente.

RISULTATI DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:
Questi i dati nazionali:

  • 746 illeciti tra amministrativi e penali;
  • 233 attrezzi da pesca sequestrati;
  • sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro;
  • circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.