REGGIO CALABRIA – Prima l’azzeramento totale della Giunta ex-Falcomatà, poi una cabina di regia che faccia da costante collegamento e da elemento propulsivo.
Questo ha chiesto questa mattina al sindaco facente funzioni Paolo Brunetti la delegazione dei Dp (Democratici e progressisti metropolitani), capitanata da Nino De Gaetano – ex consigliere regionale da sempre anima di questa formazione – e dal capogruppo a Palazzo San Giorgio Mario Cardia. Al Comune, il gruppo consiliare presieduto da Cardia include Marcantonino Malara, Filippo Burrone e Giuseppe Nocera.
Come da nota ufficiale, è stata una discussione «cordiale ma chiara»; toni anche ruvidi non sono mancati. Durante l’incontro, la delegazione a Brunetti ha evidenziato «l’assoluta necessità di rilanciare l’azione politica ed amministrativa in Città, ponendo al centro della discussione i temi del lavoro, dell’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e dello sviluppo della Città, attraverso il Pnrr ed i finanziamenti europei».
Certo serve governare questa fase e le successive «con autorevolezza»; e qui ben poco, ahinoi, possono fare pur i migliori intenti di questa o quella forza politica, o questa/quell’interpartitica.
De Gaetano & C. peraltro si son detti pronti a ripartire in modo costruttivo, ma il punto fermo è l’«azzeramento totale della Giunta comunale, con riserva di discutere all’interno della successiva interpartitica anche dei temi relativi alla Città metropolitana».
E poi, la zampata d’esperienza: la proposta per “differenziarsi” è l’«istituzione di una cabina di regia, formata dal Sindaco f.f. e dai Capigruppo, che si riunisca periodicamente assieme ad associazioni, sindacati, istituzioni, terzo settore e realtà rappresentative della città, in modo da condividere in modo quanto più ampio possibile le scelte importanti per il futuro della città».
Fra i temi concreti più caldeggiati un’attenzione ulteriore alle fasce meno abbienti della cittadinanza, il lavoro e in particolare l’indizione dei concorsi per reclutare nuovo personale.
Anche le liste civiche, che Brunetti ha sentito sùbito dopo i Dp, si sono pronunciate per l’azzeramento dell’esecutivo ex-Falcomatà; anche perché fin da ieri è ormai chiarissimo come quest’orientamento sia l’unico seriamente proponibile, in quanto largamente maggioritario.
Nessun motivo invece, per soggetti politici particolarmente vicini al sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, d’operare contestazioni particolari; chiesta una propulsione notevole – proprio per la dimensione “vicina al cittadino” di queste liste, più o meno rappresentate a Palazzo San Giorgio – per i servizi. La cui erogazione stenta; e non pare necessaria alcuna interlocuzione particolare, in verità, per riuscire a notarlo. Anzi, si sarebbe ben potuto evidenziare molto prima della “sentenza Miramare”, visto che le cose non andavano bene già da tempo.