REGGIO CALABRIA – Sul lungomare Falcomatà è stato inaugurato Blues, il primo treno ibrido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie. La presentazione del convoglio con un ridotto impatto ambientale, è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale alla Mobilità, Fausto Orsomarso. Esso si distingue anche per la maggiore attenzione sociale, tant’è che un’area è stata dedicata ai bambini, specie per i week end turistici.
“Come giunta Occhiuto – ha affermato l’assessore Orsomarso – abbiamo iniziato solo da pochi mesi ma abbiamo già rinnovato anche la flotta degli autobus di Ferrovie della Calabria e di tante aziende concessionarie e presto avremo il nuovo management di Sacal per riportare più voli a Reggio e Crotone che insieme a Lamezia sono le nostre piattaforme naturali per spingere anche sul turismo estero. Se si lavora intensamente e con caparbietà – ha concluso – nulla è impossibile nemmeno alla Calabria che immagino come un’unica grande Città di due milioni di abitanti”.
“Il nuovo regionale Blues – spiega invece Trenitalia – rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Il Blues è attrezzato con l’ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa2”. Le consegne del treno regionale Blues in Calabria sono previste a partire dal 2023. In tutto sono tredici i nuovi treni destinati a percorrere la linea ionica tra Reggio Calabria e Sibari e la trasversale tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme. Sarà possibile visitare il nuovo treno, accedendo al Villaggio Trenitalia fino a lunedì 4 aprile, dalle 10 alle 20.