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Reggio. Qualità della vita, il centrodestra a Falcomatà: “i numeri descrivono i fatti parlano”

REGGIO CALABRIA – Dopo le considerazioni di Giuseppe Falcomatà e della maggioranza metropolitana di Palazzo Alvaro, sulla classifica stilata dal Sole 24 Ore che relega all’ultimo posto la provincia di Reggio Calabria sulla qualità della vita a intervenire è il centrodestra, naturalmente di parere diametralmente opposto a partire da Fratelli d’Italia che con il responsabile della Comunicazione, Monia Sangermano, sottolinea come: “Sotto quel bell’albero di piazza Duomo abbiamo trovato un grande regalo. A Reggio Calabria non solo siamo ultimi come qualità della vita a causa della mala gestio di questa maggioranza, come rilevato dal Sole 24 ore, ma a quanto pare gli amministratori sono ultimi anche in educazione e rispetto istituzionale. Quest’ultima mancanza però non è sancita da un’indagine degli esperti, bensì dai fatti che, ahinoi, riempiono le pagine di cronaca locale. L’amministrazione comunale, infatti si rivela per l’ennesima volta esattamente come Fratelli d’Italia la descrive da tempo: inefficace, inefficiente e restia al confronto”.

MINASI(LEGA): “LE CLASSIFICHE NON SONO UN ATTACCO POLITICO, MA FOTOGRAFANO LA REALTA’”

I numeri descrivono, i fatti parlano. Addossare ad altri le proprie colpe e ridurre tutto a una divisione tra Nord e Sud è un modo inaccettabile di mistificare la realtà”.  Inizia così una nota della Senatrice della Lega Tilde Minasi, con la quale replica alle dichiarazioni del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, sulla classifica del Sole24Ore che colloca la città tra le ultime per qualità della vita. “I numeri raccontano ciò che non si può più nascondere: una città che soffre per anni di gestione amministrativa fallimentare, mentre i cittadini aspettano risposte su problemi fondamentali come i servizi essenziali, il decoro urbano e le infrastrutture di base”, incalza la Senatrice, sottolineando la mancata capacità di affrontare le reali necessità della città. Minasi ribadisce poi con forza l’impegno del Governo negli ultimi due anni, evidenziando i risultati concreti già raggiunti: “Parlare di indicatori “risibili” o “fuori dalla realtà”, come ha fatto il sindaco Falcomatà, è un insulto ai cittadini che ogni giorno vivono i disagi della città. I fatti, invece, dimostrano che il Governo sta facendo la sua parte per cambiare le cose! Penso, per esempio, al rilancio dell’aeroporto Tito Minniti, che oggi registra un aumento significativo del traffico aereo e passeggeri, con enormi ricadute positive sul territorio, rese possibili proprio grazie all’intervento del Ministro Matteo Salvini, che ha fatto cadere le limitazioni per il decollo e l’atterraggio, creando le basi per l’accordo del Governatore Occhiuto con Ryanair.  Uno scalo che è stato a lungo emblema dell’abbandono del territorio e che adesso è tornato al centro delle strategie di crescita della politica. Penso ancora – continua Minasi – al via libera epocale della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale per il Ponte sullo Stretto, infrastruttura che non solo rivoluzionerà la mobilità tra Calabria e Sicilia, ma creerà migliaia di posti di lavoro, dando nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per tutto il Meridione, anche in termini turistici. E penso ai finanziamenti milionari per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico, oltre 44 milioni di euro per tutta la Calabria, di cui oltre 3 e mezzo per la sola città di Reggio.  Non ci fermiamo qui – dichiara la Senatrice, rimarcando l’importanza di una visione strategica per il futuro del Sud – Abbiamo, infatti, avviato interventi fondamentali per migliorare le reti ferroviarie e stradali della Calabria, rendendo i collegamenti con il resto del Paese più efficienti e competitivi. Azioni cruciali per dare nuovo impulso alla regione e consentirle di ripartire”. Incalzando ulteriormente, Minasi sottolinea le responsabilità locali: «Le classifiche non sono un attacco politico, ma un dato di fatto che fotografa la realtà. Anziché scaricare le colpe sugli altri, chi ha amministrato per anni la città dovrebbe chiedersi perché i problemi di Reggio Calabria restino ancora irrisolti. È troppo facile criticare, quando invece sarebbe necessario guardare ai propri fallimenti e assumersi le proprie responsabilità. “Per parte nostra – conclude la Senatrice – lavoreremo ancora con determinazione per cambiare il volto di questa città e offrire ai suoi cittadini un futuro migliore. Il nostro obiettivo è chiaro: fare in modo che Reggio Calabria possa finalmente essere un esempio di riscatto, efficienza e sviluppo. I numeri descrivono, i fatti parlano: noi siamo qui per agire, non per trovare scuse”.

RIPEPI(ALTERNATIVA POPOLARE): ” FALCOMATA’ HA FALLITO. IL TEMPO DELLE FAVOLE E’ FINITO”

“Ancora una volta, assistiamo allo spettacolo vergognoso offerto dai Consiglieri Comunali del Partito Democratico e da un esercito di lacchè, pronti a difendere l’indifendibile, ovvero il loro Sindaco Giuseppe Falcomatà. A questi difensori dell’impossibile si aggiungono soggetti subordinati al primo cittadino, legati da rapporti politici: amici e compagni collocati e sistemati nelle strutture politiche che gravitano intorno alla sua amministrazione.  Questa accozzaglia di fedeli si è premurata di scrivere comunicati che respingono la realtà, difendendo Falcomatà con motivazioni risibili e puramente opportunistiche. L’unico vero obiettivo è proteggere i propri interessi personali e garantirsi una posizione politica, mentre la città di Reggio Calabria sprofonda sempre di più”. Sono le parole del Consigliere comunale e segretario Regionale di Alternativa Popolare Massimo Ripepi.

“I dati del Sole 24 Ore sono chiari, inequivocabili e, soprattutto, oggettivi: Reggio Calabria si colloca al 107° posto (su 107 province! ) nella classifica nazionale della vivibilità, peggiorando di 6 posizioni rispetto al 2023. Non si tratta di percezioni o opinioni politiche, ma di numeri concreti che fotografano una città rasa al suolo da dieci anni di disastrosa Amministrazione Falcomatà che purtroppo ha governato sia il Comune di Reggio che la Città Metropolitana. Più di dieci anni in cui il degrado urbano, la mancanza di servizi, la crisi economica e l’abbandono delle periferie hanno ridotto Reggio ad un luogo senza speranza– ha proseguito Ripepi. Emerge, infatti, dai dati una realtà davvero preoccupante: la Città e la provincia di Reggio Calabria risultano infatti penalizzate da numerosi indicatori che delineano un quadro desolante. Dal reddito disponibile pro capite, estremamente basso e ben al di sotto della media nazionale, fino all’alto tasso di disoccupazione e all’incapacità di attrarre investimenti: indicatori che riflettono una realtà economica stagnante. Persistono, inoltre, gravi carenze nei servizi pubblici, trasporti inefficienti e una gestione delle risorse ambientali inadeguata; l’incidenza della criminalità, unita ai ritardi della giustizia, compromette la sicurezza percepita dai cittadini.  L’offerta culturale è limitata con poche iniziative che promuovono il turismo e il patrimonio locale.

Mentre Falcomatà e i suoi accoliti si dilettano in conferenze stampa e comunicati autocelebrativi, la città affonda– ha rimarcato Massimo Ripepi – le strade sono un colabrodo, i quartieri invivibili, la raccolta dei rifiuti fallimentare e le politiche sociali inesistenti. La Giunta Comunale non ha mai avuto un piano strategico per risollevare Reggio Calabria, se non quello di inscenare propaganda elettorale nel tentativo di spianare la strada politica al Sindaco uscente, la cui unica ambizione è quella di conquistare una poltrona nel Consiglio Regionale della Calabria; l’attacco personale e becero rivolto ieri al Governatore Occhiuto lo certifica. La realtà è sotto gli occhi di tutti: Falcomatà ha fallito. La sua Amministrazione è stata una lunga parentesi di incapacità e arroganza, fatta di proclami vuoti e zero risultati. Reggio Calabria non merita di essere ultima in classifica, ma per risollevarsi ha bisogno di un cambio di rotta radicale, di un’Amministrazione seria, competente e capace di affrontare i problemi con concretezza. Il tempo delle favole è finito: basta con l’autoreferenzialità, basta con le promesse non mantenute, basta con il clientelismo. Reggio merita di più”.