REGGIO CALABRIA – Girarci attorno sarebbe superfluo: i lavoratori ex-Avr (molti dei quali a loro volta ex-Leonia), nella Teknoservice ci sperano davvero, dopo aver subìto un po’ di tutto. E l’azienda si presenta all’appuntamento con la gestione della raccolta dei rifiuti a Reggio Calabria nel migliore dei modi.
Ha destato profonda impressione tra le maestranze, in particolare, “come” Teknoservice abbia approcciato il D-day che sta per scattare (sùbito dopo la mezzanotte tra stasera e sabato 11 dicembre), giorno dell’avvicendamento tra la nuova azienda e Avr. Non solo con un colloquio franco e diretto coi lavoratori che ha preceduto la stessa presentazione della Teknoservice alla città, ma la clausola di salvaguardia per tutti gli operatori e l’arrivo di 75 mezzi di nuovi di zecca considerati dai lavoratori «davvero all’altezza delle esigenze che esistono per pulire la città».
Domanda scontata: ma perché, prima questo dispiegamento d’attrezzature non c’era? Risposta non ufficiale: «I mezzi dell’Avr che circolavano, quelli che funzionavano davvero, erano non più di una trentina».
Ma complessivamente, “come diventerà” Reggio con la gestione Teknoservice? «Guardare alla situazione di Reggio Calabria ci fa rivivere “film” già visti. In varie città – osserva davanti ai media Alberto Garbarini, direttore generale della Teknoservice – siamo partiti da un 10% circa di raccolta differenziata per arrivare al 65, anche al 75 per cento… Certo, il lavoro che dobbiamo svolgere qua è complesso, perché qui i cittadini inizialmente s’erano messi in gioco, avevano già dato un contributo nella direzione giusta. Uno slancio che poi hanno “perso per strada”. Ecco perché il primo step è d’effettuare una profonda pulizia generale della città, per alimentare quello slancio e realizzare le precondizioni migliori affinché i cittadini recuperino quel senso civico».
Ma gli
obiettivi fondamentali si perseguono “per piccoli passi”… Ecco
perché Garbarini, nell’esporre le novità in tema di raccolta dei rifiuti, ha
molto insistito sulla puntualità nell’azione quotidiana dei cittadini ai fini della
raccolta differenziata.
Dalle 21 del giorno prima andranno conferiti i rifiuti nella
“zona gialla”, dove gli operatori Teknoservice li ritireranno per le
4 del mattino successivo. Al contrario, per la “zona blu” il ritiro
verrà effettuato per le 13 della giornata prevista, dunque i cittadini dovranno
lasciare buste e mastelli a partire dalle 7 della giornata stessa.
In passato, l’Avr i soldi dal Comune li prendeva quasi sempre con una puntualità che poi talora non esercitava nel pagare i dipendenti. Questo contribuì non poco, come ricordato dal cronista in conferenza stampa, a creare tensioni mica da ridere. «No, le nostre intenzioni sono diverse. E se lei mi parla di qualità delle relazioni sindacali, la nostra idea è d’improntarle ad assoluta correttezza nei confronti dei lavoratori e di chi li rappresenta – così il dg Teknoservice -. Ma se mi parla di “triangolazione” virtuosa tra l’azienda, i lavoratori e il Comune, io le dico che si sta sbagliando: non c’è nessuna triangolazione, fino a prova contraria i lavoratori sono nostri dipendenti». Punto.
L’idea insomma è di un’apertura forte verso i lavoratori, ma non senza dimenticare che a ciascuno spetta il proprio ruolo, con relativi “paletti”.
Dialogando coi cronisti, spiega Alberto Garbarini che l’azienda – che in conferenza stampa era presente anche con la responsabile per Area Sud, Giulia Dicembre – ha letteralmente “due facce”. Una è quella dello slancio verso i dipendenti e le loro esigenze; «estrema collaborazione, trasparenza e anche generosità verso i lavoratori», afferma il direttore generale. L’altra, quella della categoria pretesa della correttezza e della professionalità delle prestazioni da parte dei lavoratori.
«Guardate, ai lavativi non faremo sconti – “mette le mani avanti” il dg Teknoservice -, non possiamo permettercelo noi e non può permetterselo Reggio Calabria. Sì, perché non va mai dimenticato che sono i cittadini che pagano, eh; sono soldi pubblici… In parole povere: se il dipendente durante il turno di lavoro vuol fermarsi per una sigaretta o per prendere un caffè, non glielo contesteremo di certo. Ma se c’è qualcuno che pensa di “fare il furbo”, di prendere pause di due ore o cose del genere, scoprirà presto che la musica è cambiata profondamente».
Questo, tuttavia, non significa “fare i duri”; anzi. Garbarini & C. hanno già pensato perfino di far accedere i dipendenti che ne avessero bisogno a un acconto sulle spettanze “a venire”. «Ci rendiamo conto che in precedenza molti lavoratori, per ragioni delle quali non c’interessa – glissa diplomaticamente Garbarini sul passato prossimo che a Reggio ha riguardato tanti operatori ecologici -, hanno avuto difficoltà a ricevere gli emolumenti dovuti. Per questo, per aprire coi nostri dipendenti un rapporto che sia d’autentica, reciproca fiducia, abbiamo pensato di fornire a quanti tra loro lo desiderassero un acconto sulle spettanze future».
Un gesto splendido e che contribuisce a creare hype, entusiasmo e partecipazione attorno al progetto aziendale da parte delle maestranze.
Per il resto, il gruppo dirigenziale della Teknoservice ben si rende conto della precarietà di questa “prima fase”; quella, cioè, in cui ancora non s’è definita la pendenza giudiziaria che potrebbe portare a ridiscutere l’assegnazione dell’appalto. Ecco perché in atto stiamo parlando di un’assegnazione provvisoria. «In concreto, questo significa più che altro che per il momento non potremo mettere in campo tutti quegli investimenti che faranno séguito al contratto “definitivo”. Questa prima fase è una fase transitoria, durante la quale alcune cose non scatteranno e saranno invece attivate solo quando l’appalto sarà definitivo. Tuttavia – spiega Alberto Garbarini – questa “prima fase” resta una fase importantissima: il nostro obiettivo primario è di ripulire la città, partendo dalle zone più centrali ed estendendoci poi verso i rioni periferici».
D’accordo, ma Reggio Calabria è stata pulita – e pulita a fondo, francamente, con tanto d’impiego di ruspe per smantellare e asportare enormi macrodiscariche di spazzatura e di rifiuti ingombranti d’ogni tipo – più volte. Il problemino è che, come ricordato dallo stesso sindaco facente funzioni Paolo Brunetti durante l’incontro coi cronisti, «nel giro di due ore gli stessi luoghi diventavano immondezzai, come e peggio di prima, e nel giro di pochissimo tempo in tanti ci andavano a sversare buste e buste di scarti, quando non interi camion».
Ecco dunque il motivo principe per il quale Teknoservice cerca, e anzi in realtà ritiene assolutamente indispensabile per mantenere la città pulita, la collaborazione dei reggini. «Noi ci mettiamo l’impegno, gli investimenti, una vigorosa pulizia della città. Metteremo in campo una campagna di comunicazione specifica per ogni tipo d’attività – anticipa Garbarini -, metteremo a disposizione per conferire rifiuti anche aree aggiuntive, oltre all’Ecocentro storico di Condera (che lui in conferenza stampa pronuncia Condèra, testimonianza piccola-piccola che sulla conoscenza della realtà specifica di Reggio si può e si deve migliorare in fretta, ndr). Tutto questo, per aiutare i cittadini a non abbandonare i rifiuti per strada. Per cui, ci aspettiamo che, quando avremo pulito un quartiere, dal giorno dopo vi si esegua correttamente la raccolta differenziata, conferendo esclusivamente i rifiuti previsti per quel giorno. Mai, in ogni caso, abbandonando i rifiuti in maniera indiscriminata: comportarsi in questo modo significherebbe il fallimento di qualsiasi progetto, non solo del nostro, per tenere Reggio Calabria pulita».
E se i lordazzi proseguissero a comportarsi come tali? «Non abbiamo dubbi che alcuni, pochi, cercheranno di continuare come prima. E noi dovremo cercare d’impedirglielo».