Il cineteatro Siracusa ha una lunghissima storia legata a “trasformazioni” che l’hanno visto nel corso dei decenni diventare molte cose. Contraddistinto dall’eleganza dello stile liberty ha raccontato negli anni il teatro, il cinema creando intorno a sé un’aura particolare che ha emozionato sempre i reggini. Più volte chiuso, tante volte riaperto è capace sempre di suscitare accese discussioni. La struttura, di proprietà privata, è sottoposta al vincolo della soprintendenza che protegge e assicura la bellezza e la storia. Gli ultimi anni poi, lo hanno visto diventare prima negozio di abbigliamento e dal 2020 ristorante fast food di una celebre catena internazionale. Scelta accolta non senza forti polemiche.
Noi di Tempo Stretto abbiamo raccolto le dichiarazioni del proprietario, un’imprenditore messinese che ha deciso non solo di investire nella struttura, ma anche di rispettarne la storia e la “natura” culturale. “Stasera con il primo concerto di un cantautore reggino molto apprezzato, Augusto Favaloro, concretizzo e completo il mio sogno. Riuscire a coniugare la mia attività imprenditoriale con l’amore che ho da sempre per la cultura – dichiara Pierluigi D’Amore – abbiamo inaugurato all’alba di uno dei momenti più drammatici dell’umanità, puoi immaginare quindi lo sconforto, ma abbiamo resistito e oggi torniamo finalmente con quello che era il nostro un progetto fin dall’inizio: restituire il teatro alla cittadinanza”.
“Vogliamo aprire il palco agli artisti, ma anche ai giovani talenti – continua D’Amore – ci piace pensare che potrebbe essere per loro un trampolino di lancio. Stiamo lavorando ad un cartellone pensato per le famiglie, ma anche per i giovani. Un programma fresco, capace di offrire qualità e opportunità per tutti.” Soddisfatta anche l’associazione culturale Ulysses che ha offerto fin da subito apporto organizzativo e competenze maturate nel corso di molti decenni. “La nostra associazione segue da tempo le vicende del teatro Siracusa, già esistente prima del Teatro comunale. Pur essendo privato ha sempre avuto un ruolo centrale e rivolto al pubblico. Le ultime vicende lo hanno legato ad una serie di mancati investimenti da parte dell’amministrazione. La proprietà, quindi, ha rivolto l’attenzione verso gli imprenditori che hanno riportato la struttura all’antico splendore, seguiti dalla soprintendenza.”
“L’associazione Ulysses ha deciso di abbracciare questa nuova avventura perché ha riconosciuto nell’imprenditore un uomo colto e sensibile. Lo sosterremo nella ricerca di artisti e professionisti per creare insieme un programma continuativo capace di offrire alla città, che in queste serate potrà entrare gratuitamente e senza obbligo di consumazione, momenti di allegria, intrattenimento ma anche di spessore culturale”- conclude la presidente Marisa Cagliostro.