Amalia Bruni, candidata del centrosinistra alla guida della Regione Calabria, nel corso di un incontro con alcuni sindaci ha ascoltato con attenzione le difficoltà e i problemi che le sono stati sottoposti. “Sto girando da tempo tutto il territorio calabrese e ascolto con rammarico e spesso con rabbia le difficoltà di amministratori e cittadini -ha detto Amalia Bruni- e riscontro un assoluto distacco tra la Regione come ente e i bisogni e le esigenze della cittadinanza.
Sanità, rifiuti, prevenzione, forestazione, infrastrutture rappresentano davvero emergenze che spesso vengono risolte solo grazie alla passione e al coraggio di amministratori che danno l’anima, ma che troppo spesso non hanno interlocutori. Dovunque vado incontro situazioni disastrate ed emergenze. La mia Calabria è diventata da tempo la regione dell’emergenza, dove niente è più normale, dovremo ricostruire tutto in tutti i settori, resettare e ripartire da capo.
Sanità: “basta commissari, dobbiamo riappropriarci della gestione.
“Il debito va quantificato e la quota determinata dai 12 anni di commissariamento dovrà essere a carico dello Stato, noi calabresi ci impegniamo a rateizzare e pagare il debito prodotto prima del commissariamento”. E’ quanto spiega Amalia Bruni. “Le ambulanze devono tornare ad operare in maniera ottimale, gli ospedali devono essere funzionali al territorio, dovremo mettere in campo professionalità nuove e puntare sulla medicina a distanza e su quella domiciliare, e soprattutto recuperare gli oltre 300 milioni che spediamo per le cure fuori regione. Con quei fondi – sottolinea – possiamo realizzare una sanità efficiente in Calabria, abbiamo competenze a sufficienza per farlo.
Emergenza Acqua: “Riammordernare la nostra rete idrica”.
“Bisognerà predisporre un piano di interventi che risolvano definitivamente il problema ed affidarlo a tecnici preparati e competenti.
Sulla prevenzione ambientale abbiamo visto nelle ultime settimane come siamo totalmente indifesi di fronte a incendi di grandissime proporzioni. Procederemo per gradi, ma dovremo istituire un comitato interforze che gestisca strategicamente gli aiuti e li indirizzi in base alle priorità, senza accavallamenti, oltre a dotarci di mezzi di primo soccorso che ci consentano di intervenire già nell’immediato”.
Emergenza Rifiuti: “Basta con interventi spot”
“Questi interventi servono solo a tamponare le emergenze, dobbiamo mettere in campo un programma regionale che inserisca i rifiuti in un piano a ciclo ordinario; ammodernare gli impianti esistenti; incentivare la raccolta differenziata; creare isole e distretti ecologici e sensibilizzare i cittadini con adeguate campagne informative. Il nostro obiettivo è fare in modo che i rifiuti passino dall’essere un problema apparentemente irrisolvibile ad essere una risorsa per la collettività”.
I problemi, per la Bruni vanno affrontati nei tempi e nei modi giusti. “Sento agitare il problema del “mare pulito” ogni anno a luglio, fuori tempo massimo per affrontare la questione in maniera seria. Il mio impegno su questo tema è quello di promuovere, entro novembre, un piano regionale straordinario sulla depurazione, partendo dai comuni montani e collinari non collettati alla rete fognaria e al sistema depurativo.
La Regione deve passare dall’essere un coacervo di complessa ed a volte inutile burocrazia a un ente moderno, digitalizzato e all’interno del quale operano professionalità e competenze in grado di dare risposte immediate ai cittadini e agli amministratori. C’è tanto tanto da fare, ha concluso il candidato a presidente – ma insieme a voi sindaci, con i vostri suggerimenti, le vostre idee, sono sicura che renderemo concreta la Nuova Calabria”.