“Dispiace che Giuseppe Conte, già presidente del Consiglio in questa sua passerella elettorale in Calabria abbia detto su di me e sull’amministrazione napoletana delle falsità. Non te lo aspetti da un ex presidente del Consiglio che vuole aprire una stagione di cambiamento”. E’ la risposta di Luigi De Magistris alle accuse che l’ex Presidente del Consiglio gli ha rivolto in uno dei suoi incontri calabresi e più precisamente nel corso di un comizio a Laureana di Borrello, sulla sindacatura napoletana del candidato.
“Ha detto che avrei lasciato 5 miliardi di debito – prosegue De Magistris – e sa che sta dicendo una bugia. Sa di mentire e mente consapevolmente. Io ho ereditato il Comune di Napoli con 3 miliardi e 200 milioni di debito, provocati dal Pd con cui lui adesso va a braccetto in maniera assai stretta da un punto di vista politico.
Noi abbiamo ridotto addirittura il debito, il disavanzo, abbiamo tolto i rifiuti dal primo piano, che il Pd con cui lui va a braccetto ci aveva lasciato.
L’abbiamo ridotto nonostante nonostante il Governo Conte 1, quando lui stava con Salvini, e il governo Conte 2, quando lei stava col Pd che tagliava agli enti locali. Noi abbiamo avuto in dieci anni 2 miliardi di euro di tagli e nonostante questo, caro Conte, non abbiamo licenziato nessuno, non abbiamo privatizzato nessun servizio di rilevanza Costituzionale, abbiamo fatto l’acqua pubblica, per carità tante cose si devono aggiustare, ma posso dire che anche il suo governo non ha fatto nulla per Napoli.
E adesso quello che è sorprendente è che lei, viene lui in Calabria e dice che il governo si è dimenticato della Calabria.
Caro Giuseppe Conte lei è stato presidente del Consiglio e non ha fatto nulla. Anzi, adesso, tra l’altro, per aprire un corso nuovo, potrebbe sostenere questa nostra esperienza, e invece no, con chi si allea? Con il Pd regionale, che ha sfasciato tutti i diritti di questa terra. Ma non è finita qui, io sono rimasto molto sorpreso, caro Giuseppe Conte, quando qualche giorno fa lei ha scritto una lettera in occasione della sua visita a Milano. Ha detto: “Su Milano e il nord il M5S ha fatto degli errori, con me inizia un nuovo corso”. Fin qui messaggio condivisibile, ma quando leggo queste sue parole: “Abbiamo pagato la diffusione dello stereotipo di un movimento poco attento alla realtà del tessuto imprenditoriale e produttivo, siamo stati schiacciati dall’immagine di una forza politica prevalentemente concentrata a recuperare il divario che il meridione che soffre rispetto al resto d’Italia.
Bene, se queste sono le letture predominanti, vuol dire che il movimento ha commesso degli errori, con il nuovo corso porremo rimedio”. Presidente Conte, lei non ha fatto nulla per il Mezzogiorno e per la Calabria, il M5S nel 2018 ha preso un voto straordinario. Io non ho votato M5S ma sono stato contento, perché ho pensato che si potesse fare l’acqua pubblica, che si potesse bonificare la politica, creare diritti. Nulla, nemmeno l’acqua pubblica che era una battaglia di Roberto Fico, di Luigi Di Maio, del vostro movimento, che siete maggioranza in Parlamento. Con che coraggio adesso dice, “abbiamo sbagliato, adesso ci dobbiamo occupare del nord e non del Mezzogiorno, poi adesso scopre la Calabria in campagna elettorale e dice che il governo ha abbandonato la Calabria? Basta inganni, io pensavo che lei volesse aprire un nuovo corso, ma altro che Prima Repubblica, caro Giuseppe Conte”.