Dopo la commemorazione delle vittime di Casteldaccia, il Presidente dell'aula Micciché passa la parola al governatore Nello Musumeci per rendicontare all'aula sui fatti di sabato scorso
"Quello che cento anni fa era la strada di un torrente oggi è una strada provinciale. L'acqua quando arriva anche dopo due secoli, vuole trovare la strada, altrimenti arrivano i morti" così esordisce il Presidente Musumeci in aula nel giorno del ricordo delle vittime di Casteldaccia.
"Abbiamo destinato 7 milioni di euro già da mesi per pulire gli alvei dei fiumi, un primo tentativo per evitare l'imbuto delle bombe di acqua. 90 mm di acqua in meno di un'ora nel solo palermitano. La tragedia di Casteldaccia non ha tolto sensibilità politica a questo governo e a questa Regione già dal mese di maggio ma siamo solo all'inizio. La giunta ieri sera ha deliberato interventi su altri 70 fiumi secondo le priorità che ci assegna l'ufficio del genio civile. Alcuni progetti li abbiamo affidati alla struttura del dissesto idrogeologico altri dagli uffici del genio civile. Non abbiamo risorse nel bilancio regionale come sapete e i fondi extraregionali, servirebbero 6 mesi. Intanto stiamo procedendo con i progetti."
Musumeci parla poi del Cornalunga, affluente del Simeto, nella Piana di Catania, è oggi segnalato come intervento urgente dal genio civile, due settimane fa non lo era. Si fanno riferimenti poi ai sindaci lasciati soli dinanzi la criminalità organizzata, alle speculazioni edilizie, alle case abusive e alla mancanza di fondi per procedere alle demolizioni.
"Questo governo ha deciso oggi stesso di proporre al governo centrale l'istituzione di un fondo speciale al quale poter attingere il sindaco che si trova nella necessità di dare attuazione alle ordinanze di demolizione."
Nel discorso Musumeci ricorda l'istituzione delle Autorità di bacino con il regolamento deliberato dalla giunta e la creazione del comitato tecnico scientifico.
Musumeci ha poi letto il Disegno di legge presentato ieri a firma del governo, composto di due soli articoli, per "far sentire la vicinanza della Regione ai cittadini, al fine di evitare le tragedie come quella di Casteldaccia." Il disegno di legge prevede lo sgombero di tutte le abitazioni a rischio secondo il PAI, Piano di assetto idrogeologico. Il Sindaco dovrà applicare questa legge anche dinanzi le eccezioni di sanatoria. L'articolo due di questa legge istituisce un fondo di rotazione per i comuni che potranno così pagare, eventualmente, l'albergo a chi dovrà lasciare la casa perché ritenuta pericolosa per gli stessi abitanti. Un procedimento del tutto nuovo quindi, che dovrà evitare da subito rischi per gli abitanti delle case in prossimità dei torrenti.