REGGIO CALABRIA – L’ex candidata alla Presidenza della Giunta regionale Amalia Bruni ha scelto, per il prossimo quinquennio da oppositrice a Palazzo Campanella, d’iscriversi al Gruppo misto. Un’opzione che le ha attirato le severe critiche di chi per varie ragioni riteneva naturale che la neuroricercatrice lametina aderisse invece al gruppo consiliare del Partito democratico.
«Ho scelto di iscrivermi al Gruppo misto del Consiglio regionale per coerenza e per rispetto verso chi mi ha sostenuto e verso la gente che mi ha votato», è la replica della Bruni a chi l’accusa d’aver “tradito” la causa dèm.
«Quando mi è stato chiesto di candidarmi, dal Movimento 5Stelle e dal Pd, ho voluto mantenere il mio ruolo di esponente della società civile – asserisce la Bruni – per tentare di mettere insieme una coalizione quanto più ampia possibile fatta di partiti e movimenti e per il rispetto di questo ruolo che non aderisco a nessuna formazione politica ma mi iscrivo al Gruppo misto. Per rispetto di chi mi ha sostenuto e di chi mi ha votato. Lo faccio per coerenza nei confronti di tutti. Non potrei agire in modo diverso».