In un lungo video il Presidente Musumeci su Facebook affronta il tema dell'alluvione e dei 12 morti. L'attacco è rivolto a chi, in questi anni, dice Musumeci "si è girato dall'altro lato" laddove villette e case sorgevano a pochi passi dai torrenti.
Nel ricordare la vicinanza alle famiglie, Musumeci ha poi spiegato che durante la riunione di giunta allargata ai tecnici, ha già predisposto un piano di intervento per la pulizia dei fiumi che si aggiunge al fondo di 7 milioni di euro già operativo da tre mesi. A questi venti lavori di ripristino si aggiungono ora una ottantina di fiumi, di cui 15 i più urgenti tra cui il Belice.
Alcuni progetti sono già operativi per mano del Genio Civile e del dipartimento del dissesto idrogeologico. "Non si può fare in due mesi quello che non si è fatto in vent'anni ma siamo già a lavoro per invertire questa tendenza" dice Musumeci "la Sicilia era l'unica regione che non aveva avviato l'autorità di bacino, struttura interdipartimentale per gestire e programmare i corsi d'acqua in Sicilia, noi l'abbiamo costituita nel mese di maggio dopo vent'anni, avrà il compito di effettuare rilievi aerei."
Musumeci ha quindi presentato un progetto specifico da coordinare con i sindaci che dovranno avere gli strumenti e le risorse. Il riferimento neanche tanto velato è rivolto alle opere abusive, Musumeci parla di un fondo nazionale ad hoc che richiederà per le "ruspe". La Regione ha chiesto lo stato di emergenza al governo nazionale. Sulle strade che portano ai torrenti invece, Musumeci ha ribadito che si rende necessario "mobilitare il personale dell'Esa, l'ente di sviluppo agricolo, con l'ausilio di una parte di forestali e dei lavoratori dei consorzi di bonifica per pulire le strade di campagna e interpoderali" le quali permettono l'accesso ai torrenti.
"Costruire case presso un fiume significa non avere rispetto per la propria vita e per quello dei propri cari, facciamo appello alla responsabilità dei siciliani." Conclude così il suo intervento il Presidente Musumeci ricordando come 115 milioni di euro sono già disponibili per il dissesto idrogeologico e altri 500 milioni saranno spendibili nei prossimi anni.