Nella relazione programmatica 2014-2016, allegata al bilancio di previsione 2014, il Comune di Messina ha espresso la volontà di aderire all'AscE (Association of significant cemeteries in Europe – Associazione dei cimiteri monumentali in Europa), per la gestione e la valorizzazione del Gran Camposanto. La notizie è riportata, con "compiacimento e soddisfazione", dal consigliere comunale Libero Gioveni che da anni aveva avanzato la proposta.
"L’AscE – ricorda Gioveni – è un organismo che si prefigge lo scopo di promuovere lo sviluppo, la manutenzione, il recupero artistico e la valorizzazione storica e culturale dei cimiteri monumentali.
L’associazione è stata costituita a Bologna nel Novembre 2001 e vi fanno parte, oltre che fra le più importanti città europee come Barcelona, Stoccolma, Madrid, Oslo, Copenaghen, Strasburgo, Vienna ecc., anche diversi Comuni italiani come Genova, Bologna, Torino, Cremona, Mantova, Firenze, Ancona, Cuneo ecc., nonché diverse Università e Dipartimenti di Protezione dei Beni Culturali sia italiani che stranieri. Un obiettivo primario di questo grande ente internazionale – prosegue il consigliere – è certamente quello di lavorare in rete scambiando e condividendo con gli altri soggetti aderenti le migliori esperienze fatte sul campo, elaborando progetti comuni, favorendo l’adozione di nuove tecnologie, sensibilizzando i mass-media e l’editoria turistica. La piena e incondizionata adesione all’AscE, inoltre, – rimarca convinto Gioveni – permetterebbe (fatto ancor più importante) di ricevere consistenti finanziamenti da parte della Comunità Europea (si parla di decine di milioni di euro), che certamente si rivelerebbero un toccasana per le sempre più asfittiche casse comunali. D’altra parte – insiste l'esponente Udc – viene naturale chiedersi: se non vi aderisce il Comune di Messina che, dopo quello di Genova, vanta il cimitero più grande d’Italia, quale altro ente dovrebbe entrare a far parte dell’AscE?"
Gioveni, pertanto, si compiace con l'assessore ai Cimiteri, Ialcqua, per aver accolto la sua proposta mettendo questo primo tassello nella relazione programmatica 2014-2016, "proposta che tra l'altro – conclude il consigliere comunale – è quasi a costo zero per l'Amministrazione (si parla di soli 500 euro), a fronte però di benefici futuri inimmaginabili per la definitiva valorizzazione del nostro prezioso Gran Camposanto".