Politica

Renato Accorinti occupa la sede romana del Pd: “Uniamoci per fermare il Ponte sullo Stretto”

“Oggi, più che mai, è il momento di unirsi. È il momento che i partiti di opposizione, che già si sono schierati contro il Ponte sullo Stretto, si uniscano, assieme ai loro uffici legali, in questa grande battaglia politica. Perché adesso, davvero, si sta oltrepassando ogni limite. Stanno sganciando una bomba atomica sul Meridione e non possiamo restare fermi e inermi. Proprio per questa ragione, oggi, sono qui, a Roma, a pochi giorni dal Natale. E ho deciso di occupare la sede centrale del Partito Democratico, per avere una risposta chiara e compatta, senza tatticismi e strategie politiche individuali. Chiediamo unità. Non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria del Pd Elly Schlein”. A parlare, è l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, in prima linea, da oltre venticinque anni, contro il Ponte sullo Stretto.

“Lo Stretto è un luogo intangibile – afferma Accorinti – Un luogo sacro e intoccabile, come il Colosseo, Piazza San Pietro, o Piazza Navona. O come la Valle dei Templi di Agrigento, o il Teatro Antico di Taormina. E che non può essere sfregiato, per le caratteristiche, unicità e biodiversità. E in quanto zona a protezione speciale, preservata, inoltre, dall’articolo 9 della costituzione, che tutela e difende il paesaggio. Lo Stretto non si tocca. E non può essere toccato per la sua storia, la mitologia e la bellezza che lo contraddistingue”.

“Tutti i partiti di opposizione si uniscano”

Lo scorso 2 dicembre, a Messina, la manifestazione contro il Ponte sullo Stretto: “Noi, dal basso, abbiamo fatto la nostra parte – ricorda Accorinti – E siamo scesi in piazza per dire “no” al Ponte. Adesso, è il momento che i politici facciano il loro dovere. L’unico modo per fermare questa follia è che tutti i partiti di opposizione, già schierati contro il Ponte, uniscano i loro uffici legali, per opporsi allo sperpero di questa montagna di soldi. Ci sentiamo traditi da coloro che dovrebbero essere i custodi dei nostri diritti e che si stanno perdendo in tatticismi e strategie individuali, per una mera questione politica-elettorale. La maggior parte della popolazione italiana non vuole il Ponte: lo dicono tutti i sondaggi nazionali. Oggi, sono qui per chiedere un confronto con Elly Schlein e con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, per avere risposte chiare e concrete. Mi sarei aspettato, infatti, di vederli sfilare, al nostro fianco, a Messina, lo scorso 2 dicembre, come ha fatto Angelo Bonelli, del resto, che ha già lanciato la proposta di unire tutte le forze di opposizione in questa grande battaglia. Ma nessuno dei due era presente: né Elly Schlein, né Giuseppe Conte. E mancavano i segretari nazionali dei sindacati”.

Schlein dice sì

“Noi ci siamo, ti posso garantire il mio impegno”. Elly Schlein ha incontrato l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, leader del movimento ‘No ponte’, che stamattina aveva presidiato la sede dem del Nazareno.

“Io non ho tessere, non ho mai votato alle primarie del Pd, la prima volta l’ho fatto per te -ha spiegato Accortinti alla Schlein-. Sono sicuro che sul Ponte possiamo fare di più”. L’ex primo cittadino di Messina, alla leader dem, ha chiesto prima di tutto uno sforzo unitario di tutte le opposizioni per fermare il progetto del ponte: “Tutti mi dicono, ma perché non stanno insieme? Io lo dico sempre, mettetevi d’accordo. Tutta l’opposizione si dice contro il ponte”.

La Schlein ha colto la sfida: “Lo dici alla più unitaria di tutti È importante, su questo, unire le forze. Se ci mettiamo insieme siamo forti, come sul salario minimo. Io ti posso garantire il mio impegno”. (Gmg/Adnkronos)