"Le notizie che arrivano da Palazzo Zanca, come temevamo vanno nella direzione di una nuova sospensione del servizio di refezione scolastica a Messina dal prossimo 15 aprile, con nuove pesanti conseguenze sul piano occupazionale e con altri disagi che famiglie e personale scolastico saranno costretti ad affrontare". Lo denunciano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs, che preannunciano una forte protesta ad oltranza, a difesa di un servizio importante e dei posti di lavoro.
“Ancora un’interruzione inaccettabile – dichiarano i segretari Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams-Cgil, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino della Fisascat-Cisl ed Eliseo Gullotti della Uiltucs-Uil –, registriamo con grande delusione il mancato rispetto di quanto annunciato e promesso dall’amministrazione comunale al tavolo dello scorso mese di febbraio durante la forte e giustificata protesta di sindacati e lavoratori. L’impegno di prorogare l’attuale appalto è stato disatteso e quanto si sta nuovamente verificando è la dimostrazione di un’inefficace azione amministrativa che ha pesanti ricadute per la cittadinanza”.
Filcams, Fisascat e UilTucs tornano a denunciare con forza come tutto ciò sia "lesivo dei più elementari diritti che la politica dovrebbe garantire, il diritto al lavoro e la tutela delle classi sociali più svantaggiate: gli ottanta lavoratori impegnati nel servizio di refezione scolastica che dai primi di gennaio si sono già trovati senza occupazione e retribuzione per due mesi, lavoratori per la maggior parte monoreddito, andranno incontro a nuove difficoltà e all’utenza, soprattutto a quel 60% che rappresenta una fascia svantaggiata della popolazione, sarà negata ancora la possibilità di ricevere un servizio importante destinato ai bambini".
Di fronte all’ennesima interruzione del servizio, denunciata più volte dai sindacati che hanno sollecitato l’Amministrazione a predisporre bandi di gara pluriennali, sindacati e lavoratori sono pronti ad una forte protesta. “Lavoratori e utenti non possono pagare le inefficienze di questa Amministrazione”, ribadiscono i segretari di Filcams, Fisascat e UilTucs.