“Cucinotta non si è neppure accorto che noi stiamo facendo proprio ciò che lui chiede di fare”. E’ tagliente la risposta dell’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, alle critiche lanciate dal consigliere del Partito Democratico, dopo la conferenza stampa di presentazione del bilancio dei verbali elevati nel mese di dicembre.
4803 dal 1. al 15 dicembre, una media che, se fosse più o meno mantenuta, corrisponderebbe a circa 115mila sanzioni all’anno, poco meno di una ogni due abitanti. Per chi crede siano troppe, basti pensare che a Milano, nel 2012, sono state quattro volte tanto: quasi 2 milioni e mezzo su una popolazione di 1 milione e 300mila abitanti, dunque quasi due per ogni abitante.
La task force in atto rientra in un programma di mobilità sostenibile che prevede il massimo utilizzo dei parcheggi multipiano, un incremento del servizio di trasporto pubblico e, al contrario, un decremento del numero di automobili circolanti, soprattutto nel centro città. Cucinotta, invece, aveva chiesto che, prima di attuare la stretta sulla sosta irregolare, si pensasse a riempire i parcheggi e ad aumentare il numero di bus e tram. Elementi che, invece, – spiega Cacciola – devono necessariamente andare di pari passo. “Il trasporto pubblico è composto da offerta e domanda – afferma -. Per poterlo rendere efficace bisogna garantire un’adeguata offerta dei mezzi ma è necessario anche fare in modo che i cittadini li utilizzino. Per cui, la task force in atto aiuta la domanda, non è in contrasto e non si tratta di una repressione fine a sé stessa. E’ questo che il consigliere Cucinotta non ha capito e dice che l’amministrazione è più incivile dei cittadini. Non è così e lo dimostra il fatto che ci si ferma in seconda fila anche quando c’è il parcheggio blu vuoto perché non si vuole pagare niente. Cavallotti e Zaera restano vuoti perché non c’è abbastanza repressione nelle vicinanze”.
Dopo la risposta sulle questioni tecniche, arriva quella sul piano politico. “Le sue esternazioni non mi sorprendono perché sono assolutamente in linea con quelle che ha espresso in altre occasioni, sempre contrarie ad iniziative che vanno in direzione di una mobilità sostenibile e della possibilità per i cittadini di riappropriarsi degli spazi occupati perennemente dalle automobili”.
Nessuna volontà di tartassare alcuni cittadini al posto di altri ma solo il punto di partenza di un programma organico di mobilità sostenibile. “Le strumentali dichiarazioni di Cucinotta si commentano da sole e sintetizzano un modo di fare politica lontano dagli interessi della comunità che deve essere respinto con forza – conclude Cacciola -. Quello che maggiormente mi sorprende è come un consigliere che la pensa così possa rappresentare degnamente gli elettori del partito democratico, partito che ha sempre inserito nei propri programmi, anche a livello locale, progetti di mobilità che mirano a liberare le città dal traffico, con l’obiettivo di un miglioramento complessivo della qualità della vita dei cittadini”.
(Marco Ipsale)