Le sorti del Piemonte continuano ad essere al centro di “botta e risposta” tra due fronti. In ultimo la Cisl ha invitato l’azienda sanitaria Papardo-Piemonte a non “correre” sul riordino della rete ospedaliera e sull’eliminazione dei doppioni prevista dal decreto Balduzzi e dal piano regionale per evitare spiacevoli sorprese che riguardano il Pronto soccorso (vedi articolo allegato). La UilFpl, lo Snater e il Comitato Salvare il Piemonte inoltre continuano a lanciare l’allarme sullo smantellamento.
A replicare punto per punto sulle ultime vicende sollevate è Giacomo Nicocia, Responsabile del Governo clinico del Papardo-Piemonte: "Tanto rumore per nulla, si procede secondo gli step regionali per ottimizzare e rendere più funzionale la dotazione ospedaliera dell'area metropolitana di Messina. Il "Piemonte", scorporato dall'Azienda Papardo avrà un Pronto soccorso di primo livello con 4 posti di osservazione breve e con tutte le unità operative annesse ad un Ps attivo H24”
Nel replicare a quanti temono un progressivo depauperamento del presidio del viale Europa o nella riduzione del Pronto soccorso ad una “guardia medica” aperta solo 12 ore Nicocia passa ai numeri, chiarendo che la qualità dell’assistenza non potrà che migliorare ed il centro non sarà privato del nosocomio.
“Il paziente che arriverà al Pronto soccorso riceverà certamente un trattamento sanitario superiore a quello che oggi possono offrire le altre Aziende cittadine. Terminata la fase “acuta” – evidenzia Nicocia – inizierà senza tempi indefiniti la fase di riabilitazione ed ecco perché è stato scritto più volte della necessità di una chirurgia specialistica riabilitativa” ed una traumatologia/ortopedia riabilitativa, che a molti è sembrato un cavallo di Troia e che invece rappresenta la risposta migliore che un moderno sistema ospedaliero può dare ai cittadini. Lunedì avremo un incontro al Piemonte per una presa visione diretta degli spazi che dovranno essere occupati per gestire i 73/78 posti letto che vengono assegnati al “Piemonte” . Oltre all’attività di emergenza urgenza che verrà svolta dal Pronto soccorso e che, ribadisco, sarà di primo livello con 4 posti di osservazione breve e con tutte le unità operative annesse ad un Ps attivo h24, i messinesi avranno a disposizione anche i reparti di medicina interna con 12 posti letto, chirurgia con 8 posti letto, ortopedia-traumatologia con 8 posti letto, anestesia-rianimazione con 8 posti letto e cardiologia con 6 posti più 2 di Utic oltre ai 31 posti letto di riabilitazione che verranno trasferiti dal Papardo”
Lunedì prossimo a Palermo, si terrà l’incontro che vedrà coinvolte tutte le aziende sanitarie dell’area metropolitana di Messina, per discutere dei tempi e dei modi relativi all’accorpamento e per fissare step che tengano conto di tutte le esigenze.
“Un incontro – ha concluso Nicocia – che mi auguro possa porre fine alle tante esternazioni che fino ad oggi sono servite a creare un allarmismo fuori luogo; spesso si è voluto vedere il marcio là dove invece esiste l’esclusiva volontà di razionalizzare e migliorare il servizio sanitario adeguandolo a standard europei. Tante parole in libertà quando invece si sarebbe dovuto tutti insieme plaudire ad un’iniziativa che, come già detto dall’Assessore Borsellino, permetterà a Messina di avere un moderno Pronto soccorso di altissima qualità ed un centro di riabilitazione che potrebbe rappresentare la punta di diamante della sanità meridionale”.
Rosaria Brancato