Con diversi articoli di stampa vengono sostanzialrnente rivolte all'Avvocatura accuse di inefficienza e cattiva organizzazione che potrebbero comportare, persino, il concretizzarsi di danno erariale.
II riferimento specifico è alla determinazione dirigenziale n. 354 del 17/10/2014 con la quale sono stati impegnati € 425.895,32 per provvedere al pagamento di prestazioni professionali rese dai legali di fiducia del Cornune.
Con gli stessi articoli viene pure data notizia dell'avvenuta presentazione di una interrogazione proposta della Consigliera Comunale, Avvocato Antonella Russo, in ordine ai mancati pagamenti di fatture e/o parcelle comprese nella predetta determinazione dirigenziale.
Orbene, fermo restando che questa Avvocatura, nel momento in cui verrà chiamata a relazionare sull'interrogazione, motiverà puntualmente tutte le ragioni del proprio operato, giova qui rilevare come sia alquanto irrituale ed incauta la lettura parziale degli atti amministrativi e la estrapolazione di alcuni periodi che, isolati dal contesto dell'atto amministrativo, danno una immagine fuorviante ed una falsa rappresentazione dell'operato dell'Avvocatura Comunale.
L'assunzione del complessivo impegno di spesa per il pagamento di parcelle e/o fatture non implica, per un verso, l'obbligo di pagare la somma dalle stesse portata e, per altro verso, non esime gli uffici dal dovere di operare il necessario controllo su ciascun titolo al fine della verifica di regolarità, congruità e rispondenza alle norme di legge e di regolamento.
A riguardo, se è vero che è stata impegnata la somma sopra indicata è anche vero che nel determinato del provvedimento si puo leggere testualmente: "riservarsi di sub impegnare la suddetta somma con i singoli provvedimenti che saranno predisposti da questa Avvocatura a favore dei singoli legali creditori dell'Ente, previa presentazione di regolare fattura e dopo avere operato i necessari e dovuti controlli in ordine alla congruità della richiesta con le previsioni di legge e regolamentari, anche comunali, che disciplinano le spettanze degli Avvocati'.
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Sul punto è doveroso fare rilevare che alcune delle pretese creditorie sono state oggetto di contestazione e, ancorché sia stata prudenzialmente impegnata l'intera somma, non verranno pagate, proprio per evitare danno erariale all'Ente, fino a quando non verrà ridimensionata la pretesa ovvero un Organo terzo non ne stabilirà la debenza a favore del creditore.
Sulla vicenda sono stati chiamati ad intervenire i massimi vertici dell'Amnninistrazione che, tuttavia, ad oggi, non hanno potuto sciogliere la riserva.
Da tempo, ormai, l'Avvocatura ha intrapreso un percorso virtuoso nella gestione degli incarichi legali provvedendo ad impegnare l'intera somma, forfettariamente determinata, necessaria per fare fronte al pagamento delle competenze legali.
Nello stesso tempo, però, si é vista costretta a fare fronte alla pesante eredità proveniente delle precedenti gestioni, che risalgono anche agli ultimi decenni del novecento, allorquando vennero conferiti numerosissimi incarichi ad un numero ristretto di avvocati i quali, ora, vantano crediti milionari, parzialmente contestati.
A titolo di esempio puo evidenziarsi che un singolo avvocato, tra quelli che in passato sono stati parte del Collegio di Difesa, ha avuto incarichi di patrocinio per circa tre milioni e mezzo di euro, conferitigli, quasi esclusivamente, da una sola Amministrazione.
Doverosamente, pertanto, l'Avvocatura adotta gli atti gestionali in piena osservanza delle norme che disciplinano la materia, prestando la massima attenzione al momento della liquidazione, al fine di garantire che il denaro pubblico venga speso senza danno per l'Ente, contrariamente a quanto sostenuto negli articoli di stampa dal Consigliere Avv. Antonella Russo.
Prova ne sia che tanti professionisti, a seguito dei rilievi, delle contestazioni e delle richieste di revisione delle parcelle, hanno ridimensionato, anche notevolmente, le loro pretese creditorie; oppure hanno ritirato parcelle per le quali l'Avvocatura ha fatto rilevare l'avvenuto pagamento del compenso per quel determinato incarico.
Di tale attività questa Avvocatura è pronta a fornire prova documentale in qualsiasi sede; a maggior ragione è pronta a fornire copia degli atti a quei Consiglieri Comunali che volessero esercitare compiutamente l'attivita ispettiva, evitando, così, di gettare discredito su un Dipartimento dell'Amministrazione che opera orientando la propria azione al pieno rispetto della legge, avendo cura di eseguire la delicata fase di liquidazione per evitare danno erariale all'Ente.
Duole rilevare, pertanto, che Consigliere Comunale, Avv. Antonella Russo, abbia mosso tali gravi rimproveri all'Avvocatura Comunale, a mezzo stampa, facendo specifico riferimento ad un atto di diffida, protocollato il 31/03/2015, proveniente proprio dal legale, ex componente del Collegio di Difesa, che, tra i maggiori creditori dell'Ente esercita, con ogni mezzo, pressioni per ottenere il pagamento della credito, ancorché parzialmente contestato.
Non é certo l'Avvocatura, quindi, a recare danno né all'erario né all'immagine dell'Ente quanto, invece, le esternazioni che sposano la tesi di una sola parte, fortemente interessata, senza approfondire opportunamente gli atti ed i provvedimenti amministrativi adottati da questo Dipartimento.
Avv.Calogero Ferlisi