E’ amareggiato Marcello Greco, dopo il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta sugli oneri riflessi. Il deputato regionale dei Dr è accusato di aver indebitamente percepito poco meno di 1500 euro di rimborso, quando sedeva in Consiglio comunale a Messina. Ora dovrà chiarire la sua posizione davanti i giudici di primo grado.
“Mi preme sottolineare la mia fiducia nella magistratura e la certezza che in fase dibattimentale chiarirò la mia posizione di assoluta estraneità ad ogni fatto che mi viene contestato”, è il suo commento. “La mia posizione, non avendo riportato alcuna condanna, è tutta da chiarire, in quanto il rinvio a giudizio non costituisce una sentenza definitiva”.
L’onorevole torna poi sul suo operato: “La mia attività politica, dapprima come semplice consigliere comunale, in seguito come assessore, e infine come deputato regionale, si è sempre contraddistinta per un impegno civile e per un autentico spirito di servizio nei confronti del mio elettorato. La mia storia di uomo politico parla a mio favore e testimonia la mia onestà e la mia trasparenza e in quanto tale, sempre devoto alla politica. Non sono sceso in campo per cambiare o migliorare la mia posizione economica, anzi al contrario, il mio impegno sociale ha contribuito ad “alleggerire” le mie finanze.”
Rammaricato per i fatti, Greco accenna poi a “notizie alterate” riportate in merito alla vicenda, che è certo di poter chiarire.