“Lo abbiamo detto per mesi: il regolamento sul baratto amministrativo predisposto dall’amministrazione De Luca è nullo perché fondato su una norma abrogata da più di due anni. Lo avevamo detto, ma l’amministrazione è stata sorda. Adesso la I Commissione consiliare ci ha dato ragione, attendiamo di essere convocati”. Prendendo spunto dalla decisione della Commissione che lunedì ha sospeso la votazione proprio perché la delibera è basata su una norma abrogata, la Rete di partenariato sociale chiede di poter essere ascoltata alla prossima seduta.
“Nonostante le nostre segnalazioni già a maggio, la proposta era stata persino discussa in Aula senza che nessuno dei Consiglieri si accorgesse che la norma sulla quale si basava l’intera discussione era stata abrogata da due anni e segnalasse la grave nullità. In tale occasione, infatti, la mancata approvazione era dipesa da altre motivazioni”.
Tale situazione era stata denunciata dalla “Rete per la Promozione del Partenariato Sociale” ,formata da associazioni sociali e sindacali e rappresentanti di parti sociali e professionali interessati all’argomento. Il 27 luglio 2019 la Rete ha presentato al Consiglio Comunale e alla Giunta una proposta di regolamento corredata da una richiesta di audizione, firmata da tre associazioni iscritte all’albo comunale e successivamente corredata dalla firma di 511 messinesi. I cittadini hanno accolto favorevolmente la proposta in merito all’introduzione nel Comune di Messina dell’istituto dei “contratti di partenariato sociale”, come previsti dall’art. 190 del “Codice degli appalti”, e hanno supportato la Rete con le proprie firme.
Le istituzioni locali erano state rese partecipi dell’iniziativa in occasione della tavola rotonda organizzata venerdì 12 luglio durante la quale era stato sottolineato che la norma oggi vigente ha come unico esplicito scopo di favorire il “recupero della partecipazione sociale dei cittadini alla [vita della] comunità” e prevede che i cittadini (in forma singola o associata) presentino progetti per la manutenzione, la cura, la valorizzazione (anche culturale) di parti specifiche di città. La legge dunque, prevede incentivi fiscali a sostegno della progettualità attiva di cittadini singoli o associati, non l’assegnazione a lavoro predeterminati dal Comune.
“A fronte dell’impegno speso per la comunità messinese, siamo lieti che i Consiglieri abbiano usato le informazioni da noi fornite per bloccare la proposta di delibera NULLA ma non possiamo che esprimere perplessità sulla chiusura dimostrata delle istituzioni rispetto alla nostra iniziativa che è stata incardinata secondo le norme dello Statuto Comunale che obbliga i destinatari a coinvolgere i proponenti in merito alle proposte che abbiano ad oggetto la materia del Baratto Amministrativo entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta di audizione. A oltre un mese dal deposito della proposta, in data 05 Settembre 2019, la Rete per il Partenariato Sociale ha ricevuto soltanto una comunicazione con la quale il Presidente del Consiglio Comunale, pur prendendo atto della richiesta di audizione, non ci convocava al richiesto confronto ma si limitava a segnalare la prossima votazione sul regolamento nullo proposto dalla Giunta, senza formulare invito a partecipare ai lavori”.
La Rete, nel protestare per la violazione delle norme
statutarie chiede di essere invitata in Commissione per esporre le proposte,
formulate da cittadini e associazioni con lo scopo di attuare gli strumenti del
“partenariato sociale” in armonia con lo spirito e la lettera delle vigenti
disposizioni normative.
R.Br.