“Nell’operazione Arcipelago il sig. Mario Galli, all’epoca poco più che maggiorenne – era imputato quale semplice partecipe ad una associazione contestatagli sino all’anno 1999, non era stato raggiunto da alcun provvedimento cautelare ed infine con sentenza del Gup dott.ssa Grimaldi n. 6/04 del del 12/01/2004 era stato assolto con formula piena ex art 530 I comma c.p.p. sentenza passata immediatamente in giudicato per la mancata impugnazione della Procura.
All’epoca il sig. Mario Galli non risultava affatto condannato né per “il suo ruolo di spicco” né per nessun altra causa. Il sig. Mario Galli, al di là di tale esperienza giudiziaria e di altra relativa alla stessa epoca dalla quale è uscito totalmente scagionato, non ha mai ricevuto negli ultimi 16 anni alcuna contestazione o incriminazione, alcun provvedimento amministrativo e/o di prevenzione o un semplice controllo di polizia, e la propria posizione al casellario giudiziario è totalmente pulita. Una non disconosciuta parentela, la nascita e la crescita in un particolare rione cittadino, una personale professione di fede, in assenza di ogni ulteriore provato riferimento a comportamenti malavitosi non possono compromettere e ledere la dignità di qualunque libero cittadino e della sua famiglia, e meno che mai giustificare gratuite, arbitrarie ed errate ed affatto riscontrate pubbliche comunicazioni. Peraltro esatta informazione giornalistica avrebbe dovuto obbligarvi a ricordare quanto scritto dal vostro giornale in data 17 agosto 2010 nella categoria cultura e spettacoli in ordine al gesto eroico del sig. Galli durante la manifestazione religiosa di quell’anno”.