C’è la firma del segretario generale di Palazzo Zanca, Antonio Le Donne, in calce alla determina che prende atto del decreto del giudice del lavoro e revoca gli incarichi di Posizioni organizzative e Alte professionalità. I 127 funzionari promossi dalla giunta Accorinti devono dire addio all' indennità aggiuntiva di psizione, legata all’avanzamento riconosciuto dalla precedente amministrazione , che ogni anno costava al Comune di Messina oltre 2 milioni d euro .
L’atto emanato dalla Segreteria Generale due giorni fa è un passo obbligato dopo l’intervento del giudice del lavoro, che – in seguito al ricorso presentato dalla Uil – ha sancito l’illegittimità delle delibere targate Accorinti-Le Donne e ne ha disposto l’immediata revoca.
La decisione del Tribunale è stata peraltro accolta con grande favore dal sindaco Cateno De Luca, che – ancor prima di conoscere il pronunciamento del giudice – aveva già deciso di stoppare in autotutela gli avanzamenti dei 127 funzionari, adducendo come motivazione la «disastrosa situazione economico finanziaria dell’ente che impedisce di garantire i servizi minimi alla comunità ».
In seguito al decreto del Tribunale , De Luca aveva inoltre fatto sapere che non avrebbe presentato ricorso e in giunta era stata immediatamente approvata una delibera con cui sindaco ed assessori da un lato prendevano atto della dichiarazione di illegittimità delle delibere relative agli incarichi di Posizioni organizzative e Alte Professionalità e dall’altro davano mandato al segretario generale di procedere immediatamente alla revoca.
Le Donne non ha potuto fare altro che eseguire, e –obtorto collo – ha dovuto disfare i provvedimenti che lui stesso aveva “confezionato”.
Il prossimo step annunciato da De Luca sarà l’individuazione di circa 50 posizioni organizzative a Alte professionalità. In pratica, meno della metà di quelle volute dal suo predecessore.
Danila La Torre