Innumerevoli sono state le prese di posizione del mondo politico contro la riapertura di piazza Cairoli.I
«La riapertura del “salotto buono” di Messina al traffico
veicolare farebbe tornare indietro la città di dieci anni, condannando l’intera
cittadinanza a una dimensione provinciale che va contro qualsiasi forma di
crescita e sviluppo sostenibile. Quando il consiglio sarà chiamato ad
esprimersi in Aula, ci opporremo a una proposta che riteniamo demagogica e
senza alcuna utilità, né dal punto di vista della mobilità né per quanto
concerne il commercio: imputare il calo degli affari alla pedonalizzazione di
un’area è una tesi del tutto in controtendenza con il resto d’Europa» hanno
dichiarato i consiglieri comunali del Movimento 5Stelle.
Il presidente dell’Assemblea provinciale del Pd Giuppi
Siracusano chiama tutti alla mobilitazione e lo dice senza mezzi termini: «La
decisione della Giunta De Luca di riaprire al traffico veicolare Piazza Cairoli
è vergognosa. Piazza Cairoli rappresenta uno dei pochi luoghi vivibili e
sostenibili della nostra Città, nonostante il disinteresse di questa
Amministrazione, che in questo anno non si è mai curata di valorizzarla
adeguatamente. Una città civile ed a vocazione turistica merita spazi di
aggregazione sempre maggiori, anche attraverso la progressiva pedonalizzazione
del centro.Questa è la strada seguita, per non andare lontano, da realtà molto
simili alla nostra come Catania, Palermo e Reggio Calabria.La decisione
odierna, invece, proietta ancora di più Messina verso una drammatica
provincializzazione, anche culturale, che non sembra dispiacere ai nostri
avventurosi amministratori.
Sulla stessa scia il Segretario del Circolo territoriale PD
IV Circoscrizione Armando Hyerace e il consigliere della IV Circoscrizione Dino
Smedile, che lanciano una raccolta firme che si terrà già questa domenica dalle
17.30 a piazza Cairoli. « Noi continueremo a batterci sempre per una città a
misura d’uomo e per la realizzazione di nuovi spazi pedonali finalizzati ad un
miglioramento della vivibilità complessiva e della qualità della vita.
Una scelta scellerata e inqualificabile. Queste le parole di
Cambiamo Messina dal Basso che è pronta alla mobilitazione. «L’amministrazione
De Luca ci vuole sopiti e silenti, ma noi non ci stiamo.Pertanto, come già
fatto a difesa dell’area pedonale natalizia di via dei Mille e di tutti quegli
spazi a misura di persona, abbiamo deciso di scendere in piazza». CMdB invita
tutte quelle persone che trovano questa scelta folle e inaccettabile, a fare
sentire la propria voce, unendosi al presidio che si terrà a Piazza Cairoli,
venerdì 21 giugno, alle ore 18.30.
Per MessinAccomuna pochi dubbi: «La visione strategica di Cateno Laqualunque sulla città, a un anno dalle elezioni, appare chiara ed evidente. “Cchiù traficu pi tutti!». Per il movimento ci si trova di fronte a una serie di “sapienti” mosse sconclusionate e concatenate, inequivocabilmente convergenti verso un unico obiettivo: rendere Messina la prima città al mondo per congestione veicolare e trasporto insostenibile.
Ecco le tappe della strategia: ridurre l’offerta di
trasporto pubblico, visto che l’ATM, che era passata negli anni scorsi da 14
bus su strada a una disponibilità di circa 100 che, con l’attuale
amministrazione, restano in deposito e inutilizzati al 50% della dotazione;
reiterate e itineranti occasioni di ingorgo con l’espletamento dei servizi alla
città, come la modifica di orario della raccolta di carta e cartone per gli
esercizi, passata dalla fascia notturna a quella diurna, con conseguente blocco
dei flussi dei veicoli privati; eliminare i risicati spazi di personalizzazione
che erano stati faticosamente attivati in città.
Anche l’ormai ex deluchiano Roberto Cerreti attacca il sindacato e parla di vera “catenata”. Il portavoce del Movimento Liberi Insieme dice che «Messina non è un paesino in cui sperimentare se qualche migliaio di cittadini sa o meno adeguarsi a decisioni dell’Amministrazione, ma una grande Città mal gestita e nelle mani dei social o del pubblico brusio. Forse il Sindaco pensa che Messina, sino a quando non arriverà la notizia di premature elezioni nazionali che gli consentano di uscire allo scoperto rispetto alla vera ambizione di trovare un posto al sicuro tra i banchi del Parlamento nazionale, sarà terra per giochetti ed esperimenti per favorire amicizie occasionali o l’umor di pochi a danno della volontà dei tanti?».
L’associazione Radici non è da meno: «100 firme non sono una
città che nelle occasioni in cui le isole si sono “addobbate a festa” con
animazione e giochi si è riversata con impeto ed entusiasmo. E’ una scelta
anacronistica che ferisce nell’animo i cittadini. Non eravamo certo soddisfatti
della pedonalizzazione del centro città ma stavolta si va ancora più indietro».
«Perché riaprire piazza Cairoli al traffico veicolare? Perché non si pensa a riprogettare la piazza?». L’idea del comitato Messina Nord interviene con una nota e propone il restyling dell’intera piazza aprendo una corsia lato Monte e una lato mare, accanto ai binari del tram, al traffico veicolare, attualmente occupati da vasche con giochi d’acqua mai utilizzati; eliminare le attuali corsie, sostituendo l’asfalto con percorsi pedonali che prevedano pavimentazione, panche, fioriere e piccole aree attrezzate a giochi per bambini.
“La scelta del Sindaco non denota una – legittima ma al massimo non condivisibile – diversa visione sulle aree pedonali in centro città ma, viceversa, è contro il concetto stesso di “isola pedonale”. Infatti, al di là della specifica opinione su “piazza Cairoli”, è assurdo pensare di cancellare l’Isola Pedonale “Cairoli” senza progettare e realizzare contemporaneamente un’altra isola pedonale a beneficio del centro cittadino” affermano Dario Carbone dirigente di Vento dello Stretto e Debora Buda rappresentante del Movimento nella IV circoscrizione
Francesca Stornante