Slitta ancora il termine per l’approvazione del nuovo piano decennale di riequilibrio. Dal momento dell’ approvazione della legge di conversione del DL n. 16/2014 (il cosiddetto Enti Locali o “salva-roma”) ci saranno 120 giorni di tempo. E’ quanto stabilisce uno dei quattro punti dell’emendamento presentato dall’On. Causi ed approvato dalle Commissioni congiunte V e VI della Camera (Finanze e Bilancio)
L’emendamento introduce altre tre significative novità: innanzitutto, viene modificato il regime che vietava ai Comuni in predissesto l’assunzione di nuovi mutui. Sarà consentito, infatti, agli Enti in difficoltà finanziaria di assumere prestiti (entro limiti che non incrementino l’indebitamento complessivo dell’esercizio finanziario rispetto al precedente) per finanziare progetti inseriti nel piano di riequilibrio e funzionali al risanamento finanziario dell’Ente e ad azioni di risparmio strutturale (es.: risparmio energetico, fitti passivi, ecc.). In secondo luogo, è stato deciso di tutelare la posizione dei creditori che hanno sottoscritto accordi con gli Enti Locali, rendendo impignorabili le risorse trasferite dallo Stato al fine di sostenere la capacità di pagamento secondo gli accordi assunti nel corso del perfezionamento dei piani di riequilibrio; e infine, è stato chiarito che, ai fini dell’accesso ai fondi del dl 35 (per i debiti delle PA con i propri fornitori) , possono essere considerati titoli validi anche i debiti inclusi nei piani di riequilibrio.
“Siamo particolarmente soddisfatti – afferma l’Assessore Signorino – perché è stato riconosciuto che le esigenze da noi poste non solo hanno un corretto fondamento, ma sono anche di interesse generale e riguardano tutti gli Enti impegnati nel difficile compito di costruire percorsi di riequilibrio strutturale. Ho avuto modo – prosegue il vicesindaco – di esporre questi punti all’Ufficio di Presidenza dell’ANCI che si è riunito a Roma giovedì mattina, trovando il fortissimo interesse da parte degli altri Comuni. Abbiamo ancora un punto che vorremmo fosse riconosciuto e che sappiamo essere di grande importanza non solamente per i Comuni, ma per il rilancio dell’economia. La legge, attualmente, non ci consente di utilizzare in maniera rapida ed efficace le anticipazioni di cassa che pure ci potranno pervenire per effetto del DL 174 da parte del Governo e del DL 35 da parte della Cassa Depositi e Prestiti. C’è un problema di interpretazione dell’articolo 119 della Costituzione; riteniamo necessario un intervento normativo che dia attuazione del suo quinto comma, che prevede la possibilità di interventi ‘speciali’ in favore dei Comuni, finalizzati allo sviluppo economico, alla coesione, alla solidarietà ed alla rimozione degli squilibri economici, consentendo di considerare il piano di riequilibrio finanziamento programmato a copertura delle anticipazioni, rendendone possibile l’utilizzo immediato. Se non si interviene, si corre il rischio che i Comuni possano ricevere liquidità che dovranno poi tenere immobilizzata in attesa dello svolgimento delle misure del piano di riequilibrio.
“Se, al contrario, – conclude l’Assessore Signorino- si consentisse di utilizzare questa liquidità per saldare nell’immediato i debiti della P. A. si otterrebbe un duplice beneficio: in primo luogo si faciliterebbe la conclusione di accordi con i creditori che potranno anche ridurre l’esposizione debitoria dei Comuni; in secondo luogo (e soprattutto) si realizzerebbe una iniezione importante di liquidità a beneficio dell’economia locale, rilanciandone le prospettive anche nell’immediato”.
Il vicesindaco Signorino ha sottolineato infine che: “Questo importantissimo risultato è stato raggiunto con la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le forze politiche e dell’intera rappresentanza parlamentare messinese. L’Amministrazione ha condotto contatti politici e tecnici con il Governo: abbiamo collaborato strettamente con il Ministro Alfano, con il sottosegretario Bocci, con il sottosegretario all’Economia, On. Legnini, relatore della legge per il Governo. Il presidente dell’Agenzia per i Giovani (il messinese Giacomo D’Arrigo) ci ha messo in contatto col Segretario Generale di Palazzo Chigi, dott. Bonaretti, che ha seguito personalmente l’iter di queste nostre proposte. Allo stesso tempo, tutti i parlamentari che rappresentano Messina sono stati costantemente informati dei progetti di emendamento che andavano maturando ed hanno garantito ad essi il loro appoggio. Non è retorica affermare che se si lavora per la città, per la comunità, e quando si è in presenza di libertà e onestà intellettuale, si ottengono risultati importanti”.
DLT