Sul finire del mandato il presidente Ricevuto stringe la cinghia, o meglio,impartisce direttive agli uffici di Palazzo dei Leoni per far stringere la cinghia in modo da rientrare nelle spese e varare la manovra contabile “lacrime e sangue”.
Il Presidente della Provincia ha infatti inviato una missiva ai gruppi consiliari ribadendo la necessità di adottare “misure correttive di contenimento della spesa ed indirizzi nella predisposizione del bilancio di previsione 2013” per poter approvare la manovra finanziaria prima della fine del mandato. Nella nota Ricevuto indica direttive che prevedono il contenimento ai livelli essenziali delle spese destinate a beni e servizi, il contenimento delle spese per il personale (che si vedranno ridotti gli orari di rientro pomeridiano), la riduzione dei costi degli organi politici, la sospensione del fondo per il salario accessorio, l’avvio di procedure di collocamento a riposo. Appena pochi giorni fa il presidente aveva fatto un appello ai consiglieri per una collaborazione “salva Palazzo dei Leoni” volta a scongiurare la violazione del Patto di stabilità e le difficoltà legate alle pessime condizioni delle casse. Questa lettera scatenerà le reazioni delle opposizioni e dei sindacati.
“E’ inaccettabile – tuona il capogruppo di Liberi Insieme Roberto Cerreti- che la giunta trovi nelle spese del personale, che è la fascia più debole della Provincia, la ricetta utile al risparmio nascondendo le vere spese ingiustificabili, come i costi di una Giunta con quindici assessori che grava oltre € 100.000,00 in più del dovuto all’anno, o l’esborso per il pagamento delle reperibilità ai dirigenti, gli strapagati “Nucleo di valutazione” e “Collegio di Difesa”. Ricevuto ha chiesto collaborazione per salvare la Provincia, ma l’obiettivo è salvare la casta vedendo negli impiegati la risorsa da spremere”.
Sembra difficile a questo punto che l’aula voti rapidamente e senza polemiche il previsionale 2013 dopo questa lettera e dopo le inevitabili reazioni che ne seguiranno. Il fiato delle Politiche è già sul collo, ma soprattutto quello delle amministrative e se da un lato c’è un’amministrazione che punta a fare il bis dall’altro c’è un’opposizione che preme per cambiare il colore dei vertici. In queste condizioni regali non se ne faranno né da una parte né dall’altra.
Rosaria Brancato