Giunge a un punto di svolta il calvario di residenti e commercianti della parte alta di via Santa Marta. Costretti a convivere con i fetidi liquami di una fogna a cielo aperto e con le conseguenti, indicibili condizioni igienico – sanitarie, gli abitanti della zona hanno finalmente ricevuto le rassicurazioni del direttore generale dell’Amam, Luigi La Rosa, in merito al prossimo avvio dei lavori di manutenzione.
Lo annunciano i consiglieri della terza Circoscrizione, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, al termine di una laboriosa interlocuzione con i vertici dell’azienda messinese che ha sancito l’urgenza delle operazioni di ripristino delle strutture fognarie.
I sopralluoghi effettuati con il coinvolgimento di tecnici del Comune e del Consiglio della quarta Circoscrizione, interessato dalla problematica in quanto confinante, avevano messo in luce l’impellenza di un intervento anche a tutela degli esercizi commerciali della zona, soprattutto di generi alimentari, che andavano accusando sempre più un decremento delle vendite, scoraggiate dalle aberranti condizioni della strada.
I lavori saranno effettuati sulla base di una dettagliata relazione tecnica che verrà presentata al Direttore generale dal geometra Russo e prevederà l’ausilio della Polizia Municipale ma anche del Dipartimento mobilità urbana per porre rimedio ai problemi di congestione viaria della zona che verranno inevitabilmente causati dallo svolgimento delle operazioni.
Le attività manutentive oltre a sedare definitivamente il malcontento di residenti, commercianti e automobilisti, apporteranno notevoli migliorie anche alla circolazione stradale già difficoltosa a causa della preesistente situazione di dissesto della carreggiata, transennata, su iniziativa di Palazzo Zanca, per scongiurare eventuali rischi per la pubblica incolumità.
Tuttavia, pur dicendosi estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti dal dialogo con l’Amam e le istituzioni, Gioveni e Cacciotto non trascurano l’eventualità che la vicenda possa ancora tradursi in ulteriori strascichi di tipo legale. I commercianti, infatti, che già in un primo tempo avevano paventato l’ipotesi di rivolgersi direttamente alla Procura della Repubblica per ovviare all’inerzia delle Autorità nei confronti del problema, non sembrano avere del tutto escluso la possibilità di avanzare richieste di risarcimento per gli inevitabili mancati guadagni di quest’ultimo periodo.