Le frane sulla 113 dir non si contano. Operai sono al lavoro a Calamona per eliminare la più grossa, quella ai cui margini è stato necessario installare dei semafori per regolare il passaggio tramite un bypass. Nulla di nuovo per quella di Acqualadrone. Ora, il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, scrive al direttore regionale dell’Anas, Ugo Dibennardo, in merito ad altri due tratti, quello al bivio per Salice, al km 28.100 e quello a Tarantonio al km 30.200.
“Le due frane – scrive Biancuzzo – sono state provocate dalle copiose piogge del novembre 2011, che hanno determinato l’apertura di voragini e trascinamento a valle di parte della sede stradale. La situazione di pericolo è stata solo circoscritta con delle transenne che riducono la carreggiata, aumentando il rischio di incidenti”.
Biancuzzo ricorda che la strada è stata tristemente teatro di incidenti mortali ed è l’unica che collega Messina con la riviera nord, transitata giornalmente da centinaia di auto, mezzi pubblici e mezzi pesanti, senza considerare il grande flusso di vacanzieri che continua ad impiegarla per la stagione estiva: “Visto che sono trascorsi nove mesi, ritengo che i lavori debbano essere eseguiti con la massima urgenza, prima che arrivi la stagione delle piogge, con la realizzazione di opportune opere per il normale deflusso e convogliamento delle acque piovane ed il ripristino dei muri con palancole”.