Il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore alla cultura, Tonino Perna, hanno ricevuto stamani a palazzo Zanca il giovane regista messinese, Fabio Schifilliti, accompagnato dal suo produttore, Antonio Barbera, vincitore della prima edizione di Cubovision Web Film Awards col documentario “Come le onde”, dedicato alla storia delle Case Basse di Paradiso. Schifilliti parteciperà ad uno stage di dieci giorni a Los Angeles negli studios del regista Ron Howard.
Al termine dell’incontro il sindaco Accorinti e l’assessore Perna hanno evidenziato che: “Giovani talenti, che riscuotono successi a livello internazionale, non possono che tenere alta l’immagine della città di Messina dal punto vista socio-culturale ed a tal fine auguriamo a Fabio traguardi sempre più prestigiosi per una brillante carriera cinematografica. L’affermazione di Schifilliti è la conferma che Messina è fonte inesauribile di professionalità in diversi ambiti. Il cinema è una delle attività che può dare lavoro ed in tal senso manca una scuola d’alto livello, che possa qualificare e fare emergere le professionalità di tale settore”.
La giuria, presieduta da Howard, era composta da Carlo Verdone, Francesco Bruni, Cristiana Capotondi, Paolo Del Brocco, Raffaella Leone e Guglielmo Scilla. La passione per il cinema di Schifilliti nasce da adolescente, quando frequenta il laboratorio di cinema del liceo scientifico Seguenza. Nel 2005 gira il suo primo cortometraggio “Infinito Blu”, segue “Sinfonia&Follia”, e nel 2007, in veste di stagista, è sul set di “Grande, Grosso e Verdone” nell’ultima parte di riprese del film a Taormina, e nel 2010 sul set di “Fairytale”, per la regia di Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini. I lavori più importanti sono un documentario inedito su Giuseppe Tornatore dal titolo “Nell’occhio di un genio”, girato a Salina, ed il thriller “The Circle”, realizzato insieme al laboratorio di cinema del liceo Seguenza ed il Centro internazionale di studi sulle arti performative dell’Università di Messina. Il sindaco Accorinti ha donato a Schifilliti il volume “Messina anni ’50”.