“Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava, unitamente ad altro militare, a fermare un’autovettura sospetta con a bordo quattro persone che, poco prima, avevano compiuto una rapina. Durante le operazioni di controllo veniva fatto segno a improvvisa e proditoria azione di fuoco e, benché ferito, replicava con l’arma in dotazione, ferendo mortalmente due dei quattro malviventi e riuscendo successivamente a bloccare i complici con l’ausilio di due passanti. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere”.
E’ la motivazione con la quale il presidente della Repubblica, visto il parere del comandante dell’arma dei carabinieri e su proposta del ministro della difesa, ha decretato la concessione della medaglia d’oro al valore dell’arma dei carabinieri al messinese Francesco Ferro.
L’8 dicembre 2007 il maresciallo Ferro, insieme al collega Pasquale Busto, ha fermato quattro rapinatori a Sergnano (Cremona), dopo che avevano compiuto una rapina in una discoteca di Treviglio (Bergamo) ed erano fuggiti su una Bmw. L’auto è stata rintracciata e, durante il controllo, uno dei quattro rapinatori ha sparato ferendo i due carabinieri, che però hanno reagito.