Venerdì 10, alle ore 9, prenderanno il via a Maregrosso le operazioni di demolizione del manufatto abusivo, di 580 metri quadrati, della ditta “Cattafi Francesco”. I lavori, che rientrano nel programma di bonifica della zona, saranno realizzati su disposizione dell’assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, dalla squadra movimento terra dell’Autoparco comunale, coordinata dal geom. Marco Mancuso, e dalla dirigente, arch. Maria Canale. Lo scorso 30 luglio la ditta Cattafi, già interpellata dalla sezione tutela del territorio della polizia municipale, non ha provveduto alla demolizione del manufatto. Pertanto il dipartimento attività edilizie e repressione abusivismo, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi opportuno parere legale sull’inoppugnabilità dell’ordinanza di demolizione, ha diffidato la ditta Cattafi. L’assessore Isgrò ha così definito le procedure per l’eliminazione del manufatto, informando gli organi competenti.
“Stiamo espletando le ultime procedure burocratiche per avviare la demolizione sin da venerdì – ha dichiarato l’assessore Pippo Isgrò -. Se non faremo in tempo, sarà questione di un paio di giorni dopo, ma il dado è tratto, verrà liberato un altro pezzo di fronte a mare. A Maregrosso, le operazioni procedono a rilento perché disponiamo di una squadra con due soli ruspisti e abbiamo tantissimi fronti aperti. Stiamo lavorando sulla frana di Gescal perché era un punto critico che richiedeva la massima urgenza e che si doveva affrontare prima dell’arrivo della stagione delle piogge. Abbiamo fatto un sopralluogo alla vecchia scuola di Santa Lucia sopra Contesse, dove si conta di realizzare un Centro di Aggregazione Giovanile. Abbiamo ripulito un tratto della spiaggia di Sant’Agata, il torrente Marmora e definito il progetto per il lungomare di Rodia. Presto interverremo a Portella Castanea per rimuovere delle pietre cadute in strada da un costone. Ci siamo impegnati nella rievocazione della battaglia di Lepanto e lo stiamo facendo per l’organizzazione della Vara”.
“Nonostante tutti questi interventi – continua Isgrò – l’operazione Maregrosso va comunque avanti. Dopo la demolizione del manufatto di 580 metri quadri, passeremo ad una costruzione di 60 metri quadri in via Adrano della ditta “Stracuzzi Silvano”. Poi chiederemo il dissequestro del fabbricato della ditta marmista “Vadalà”, alla fine di via don Blasco, per procedere con la demolizione. Si dovrà procedere allo smaltimento di resti di olive in salamoia che si trovano in un edificio da abbattere nello slargo di via Adrano. Infine dobbiamo smantellare un piccolo manufatto di 30 metri quadri. Da settembre, contiamo di ripartire a pieno ritmo”. (Marco Ipsale)