Il 13 Marzo si tornerà ancora una volta in piazza per manifestare contro l’inceneritore della Valle del Mela. Un nuovo appuntamento, voluto dal “Movimento No Inceneritore del Mela”, per ribadire la propria contrarietà e, al tempo stesso, proporre nuove soluzioni ecosostenibili: “Sarà la giornata dei progetti di sviluppo diversi, inclusivi per tutti, a partire dalla gestione di quei materiali, erroneamente definiti rifiuti, che in realtà sono ricchezza appartenente alla collettività, a tutti noi”.
Dopo le ultime decisioni della Conferenza Stato-Regioni, che volevano la realizzazione sul territorio regionale di ben due inceneritori, sono sempre più numerosi i movimenti e i comuni che esternano la propria contrarietà. E se da un lato c’è chi combatte utilizzando lo strumento referendario, dall’altro c’è chi invece decide di far sentire la propria voce.
“Il progetto di due mega inceneritori, voluti da giganti multinazionali (A2A, Hera, Enel e Ires), incombe sulla Sicilia –dichiarano i portavoce del Movimento No Inceneritore, che aggiungono- questi due enormi mostri non risolveranno l’emergenza rifiuti, anzi potranno solo aggravarla. Altrove in Italia la gestione virtuosa dei rifiuti crea occupazione e sviluppo, come in provincia di Treviso, senza uccidere nessuno. Le potenzialità sono enormemente maggiori rispetto a quelle offerte dall'incenerimento e pretendiamo che vengano sfruttate. E’ arrivato il momento di dire basta, è arrivato il momento di dire no”.
Un invito, quello degli attivisti, rivolto a tutti i movimenti affiliati. Un nuovo appuntamento che farà da seguito ai molti altri incontri dei mesi scorsi. Riuscirà questa nuova protesta ad ottenere gli effetti sperati?
Salvatore Di Trapani