Ricostituire l’ex Consorzio Metromare, garantire un servizio efficiente e funzionale e tutelare i posti di lavoro.
Questa la proposta di delibera che il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello presenterà in Consiglio comunale, insieme alla collega di partito Donatella Sindoni, al capogruppo Pd Paolo David e al capogruppo dei Progressisti democratici Francesco Pagano.
“Sulla vicenda dei collegamenti veloci nello Stretto la giunta ha presentato una soluzione che potremmo definire “una proposta indecente”- ha spiegato in conferenza stampa Zuccarello- Non so come l’assessore Cacciola possa aver avuto un’idea simile, a dir poco improponibile anche sul piano delle difficoltà tecniche e logistiche. E’ semplicemente assurdo pensare che l’utenza che attualmente fa la spola con Ustica Lines tra Messina e Reggio Calabria, venga costretta, con la proposta della giunta, a usufruire della sola tratta con Villa San Giovanni e poi, una volta sbarcati sull’altra sponda, raggiungere la stazione di Villa e da lì prendere un treno per Reggio e viceversa. Così facendo si allontanano le due città, altro che area dello Stretto. Tecnicamente è poi impossibile far attraccare nell’unica invasatura due aliscafi e sopperire così all’elevata concentrazione di pendolari”.
Il consigliere sottolinea poi come lasciando “in vita” la sola tratta con Villa San Giovanni (quella gestita da Bluferries) chi abita nella zona nord non avrebbe alcun motivo di raggiungere il porto storico per imbarcarsi in un mezzo veloce: “a quel punto se c’è un solo collegamento con la Calabria chi abita a nord utilizzerà Caronte Tourist. Con questa proposta l’amministrazione ancora una volta fa un regalo ai privati e alla Caronte. Per non parlare poi del fatto che, cancellando i collegamenti con Reggio Calabria finirebbero in strada i 70 lavoratori della Ustica Lines. Mi auguro che il Ministro Lupi abbia preso questa proposta della giunta Accorinti e l’abbia messa nel cestino”.
Il Ministro nel corso dell’ultimo tavolo tecnico ha affidato ad Rfi la gestione della continuità territoriale nello Stretto, con riferimento anche ai passeggeri e nei prossimi giorni Fs presenterà il progetto che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2015, quando cioè sarà scaduta l’ultima proroga per il servizio. Il rischio è, se non ci si muove, che i 70 operatori di Ustica Lines dal 1 gennaio si trovino senza lavoro, perché non adeguatamente tutelati. Rfi al momento non ha i mezzi veloci sufficienti per coprire entrambe le tratte, Messina-Villa e Messina-Reggio Calabria, da qui la proposta di Zuccarello, Sindoni, David e Pagano di “ricostituire il Consorzio Metromare, che negli anni scorsi ha garantito un servizi efficiente, qualitativamente e quantitativamente elevato, vedendo il vettore pubblico con quota maggioritaria. Nelle more del bando si potrebbe prevedere il noleggio “a scafo armato” dei mezzi veloci in dotazione a Ustica Lines”. Così facendo si potrebbe garantire sia il servizio, compresi i week end che attualmente sono scoperti e chi vuol andare a Reggio Calabria ha due sole alternative: o a nuoto o la Caronte per Villa, a meno che non rinvii la traversata a lunedì, ed inoltre verrebbero tutelati i posti di lavoro.
“Finora l’amministrazione ha fatto solo annunci, noi stiamo facendo una proposta di facile attuazione anche perché si basa su risorse che già ci sono, senza bisogno di sognarsi cose impossibili la notte come ha fatto l’assessore Cacciola”.
Presente alla conferenza stampa anche una delegazione di lavoratori dell’Ustica Lines fortemente preoccupati perché nel silenzio generale il loro destino, dal 1 gennaio rischia di essere quello della disoccupazione. Da giugno, con l’ennesima proroga a prezzi stracciati che ha comportato la riduzione delle corse e la cancellazione del servizio nei week end, la società ha già mandato a casa 15 operatori e presto ne seguiranno altri.
“Si parla sempre di Area Metropolitana- ha detto Felice Ambriano direttore di macchina della Ustica Lines- Ma ormai abbiamo ben poco di metropolitano. Se un messinese vuole andare a Reggio Calabria nei week end è impossibile, mentre se da Roma vuoi spostarti per Napoli trovi un treno ogni ora. Si devono trovare le risorse per garantire il servizio tra le due città e parlare davvero di Area Integrata, altrimenti sono solo chiacchiere. Con il solo collegamento con Villa, mi chiedo, come faranno i passeggeri magari con un’età più avanzata, quelli che hanno bagagli, chi ha problemi di salute. Accorinti ha detto che voleva liberare la città dai tir e poi porta i passeggeri sulla strada con il rischio di finirci sotto quei tir, che sono diretti agli imbarchi Caronte Tourist. Il nostro armatore vuole investire nello Stretto, ma deve essere messo nella possibilità di farlo. E una proposta che cancella il servizio non mi sembra proprio un incentivo a farlo…..”
In attesa che Rfi presenti il progetto, che dovrà poi essere valutato dai componenti del tavolo tecnico, il tempo vola ed il 31 dicembre è dietro l’angolo, il rischio di ritrovarsi sempre più isolati e sempre più “lontani” dall’Italia si fa reale.
“Siamo in Europa e abbiamo il diritto come cittadini di avere un servizio europeo- ha aggiunto Paolo David- Il consiglio comunale deve accendere i fari su questa vicenda e chiedere che sia garantito un servizio efficiente tra le due sponde. Sposeremo l’iniziativa e vedremo i modi per mandarla avanti”.
C’è da fare in fretta, perché in caso contrario, o si sa nuotare, o si sa volare, o si resta a casa.
Rosaria Brancato