4950 operai licenziati dal 2008 ad oggi, il monte salari ha perso oltre 40 milioni di euro in 5 anni, la cassa integrazione ha avuto un incremento del +305% rispetto al 2008, il lavoro nero dilaga in tanti cantieri edili, 19 cantieri sono stati sospesi solo negli ultimi 12 mesi a causa del lavoro irregolare lì presente, gli appalti pubblici sono crollati dai 432 del 2007 agli 80 del 2013.
Sono i dati forniti, lo scorso 28 febbraio, al congresso della Fillea Cgil. Un quadro sconfortante che però potrebbe essere meno nero se iniziassero i lavori relativi a quelle opere già appaltate ma mai avviate. Fra la città e la provincia ci sono in ballo diverse centinaia di milioni di euro. Il tutto è sfociato nella protesta di venerdì scorso, a palazzo Zanca, nel corso della quale Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno rivendicato con forza il diritto al lavoro.
Ma quali sono queste opere già appaltate che potrebbero dare respiro all’edilizia e, una volta realizzate, migliorare la qualità della vita dei cittadini messinesi? A Messina, si parte dal porto di Tremestieri, per il quale sono disponibili 80 milioni di euro, in attesa del via libera per la Valutazione d’Impatto Ambientale. Il completamento dello svincolo di Giostra è bloccato da lunghe valutazioni che il Comune sta effettuando insieme ad Anas sulle effettive disponibilità finanziarie. Solo una volta completato questo lavoro, si potrà mettere mano alla messa in sicurezza del viadotto Ritiro per il quale sono disponibili fino a 60 milioni di euro. Sempre sull’autostrada Messina – Palermo, si attende da tempo l’avvio dei lavori per il restyling delle gallerie Tindari e Capo d’Orlando. Nel frattempo, si viaggia pericolosamente a doppia corsia. C’è poi la realizzazione della nuova via don Blasco, finanziata con 26 milioni di euro. Obiettivo appalto entro luglio ma prima bisogna risolvere il nodo espropri. Vicino l’appalto da 5 milioni per la ristrutturazione dei padiglioni fieristici, mentre i 18 milioni per il secondo palagiustizia restano in stand by fin quando non verrà stabilita la sede in cui realizzarlo. Ed ancora, i lavori Iacp, alcuni già in corso d’opera ma bloccati per i soliti intoppi burocratici. Sbloccati, di recente, i lavori per un breve tratto della Santo Stefano Camastra – Gela, si resta ancora in attesa dell’avvio per i porti di Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello. Ed ancora altri piccoli lavori che subiscono la stessa sorte dei grandi appalti.
Tutti andranno inseriti in un elenco da stilare per il decreto “Sblocca Italia”, così come richiesto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. E da sbloccare, in provincia di Messina, c’è tanto. Sarà la volta buona?