Rifiuti abbandonati in discariche abusive sono ormai all’ordine del giorno in città, specie nelle aree periferiche. Ne sanno qualcosa a Valle degli Angeli dove bisogna fare i conti con veri e propri depositi di immondizia accumulati ai margini delle strade e nelle aiuole. I disagi maggiori si registrano nei pressi della ex scuola Nicholas Green. Il problema è stato più volte segnalato dal consigliere comunale Benedetto Vaccarino e dai consiglieri della Terza Circoscrizione Mario Barresi e Giovanni Carbone. “Il servizio di raccolta – dicono in una nota congiunta indirizzata al sindaco e all’assessore Ialacqua – ha difficoltà croniche ma alcune di queste potrebbero essere superate installando per esempio telecamere di videosorveglianza come più volte è stato richiesto. Con le telecamere si stanerebbero i tanti cittadini incivili, il Comune farebbe cassa e si garantirebbero i diritti di quei cittadini che pagano una tari esosa. Il sindaco e l’assessore competente si attivino una volta per tutte per salvare una zona dimenticata dalle istituzioni”.
In città la questione rifiuti è sempre più critica ma non è l’unica a generare sconforto. Il disinteresse nei riguardi degli spazi pubblici è un altro motivo di allarme. Nella zona Nord di Messina, Antonio Lambraio, consigliere della Sesta Circoscrizione, chiede all’Amministrazione di intervenire immediatamente per ripristinare la sicurezza e il decoro della villetta Scuole di Torre Faro, che giace in uno stato di totale abbandono.
“Da anni tutti i bambini del paese non hanno più un’area dedicata al loro svago. Chiedo – continua Lambraio – che venga messa in atto la delibera esitata dalla Sesta Circoscrizione ‘Protocollo 53571 del febbraio 2016, interventi compensativi con fondi Snam,’ dove viene richiesta la riqualificazione della villetta, con installazione di panchine, cestini porta rifiuti, giochi per bambini, un impianto di video sorveglianza, affinchè venga riconsegnata al Villaggio di Torre Faro un’area aperta al pubblico e in condizioni di sicurezza ottimali per i bambini”.
Gabriele Quattrocchi