Amministrazione spaccata sulla MessinaServizi, timori per 100 lavoratori

Messina Servizi Bene Comune e futuro dei rifiuti. Cosa accadrà adesso? La giunta Accorinti ha siglato la terza delibera di costituzione della società, ha seguito le indicazioni dei Revisori dei Conti che avevano espresso parere negativo e ha scisso l’affidamento del servizio dal provvedimento che invece dà vita al nuovo soggetto. Questa seconda delibera però non è stata ancora confezionata. E al 31 dicembre, giorno in cui cesserà l’autorizzazione alla gestione dei servizi ambientali per Messinambiente, mancano ormai meno di due settimane. I dubbi sono tanti, i sindacati hanno incontrato l’assessore Daniele Ialacqua per provare a capire meglio se l’amministrazione quantomeno ha le idee chiare su tempi e azioni da porre in atto. Alla fine però ciò che è emerso ha creato ancor più perplessità e ha fatto emergere una spaccatura politica all’interno della stessa amministrazione. Come spiega la segretaria dell’Orsa Servizi, Francesca Fusco, sindacati hanno dovuto prendere atto che se il procedimento non sia riuscito ad andare avanti fino ad oggi è perché all’interno della stessa Giunta c’è chi rema contro riuscendo a fare valere la propria azione negativa ogni qualvolta si debbano compiere dei passi decisivi. Ciò sfruttando l’inconsistenza politica ed amministrativa del Sindaco e dell’assessore Ialacqua, cui spetta ormai da tre anni il ruolo della vittima sacrificale.

La sorpresa per il sindacato è stata proprio che la giunta ha approvato soltanto il primo dei due atti deliberativi necessari a seguito del parere dei revisori dei conti, ovvero quello relativo alla costituzione della nuova società.

Secondo quanto rappresentato da Ialacqua, non si sarebbe proceduto alla approvazione della seconda deliberazione avente per oggetto l’affidamento del servizio ed il relativo schema di contratto perché all’ultimo minuto il Direttore Generale si sarebbe accorto che mancava la firma del dirigente con delega all’ambiente formalmente proponente, ovvero l’ingegnere Natale Castronovo. Nei fatti pare che l’ingegnere Castronovo, da poco subentrato all’ingegnere Signorelli, non avesse finora mai neanche visto la delibera di cui trattasi la quale, come è noto, è farina del sacco del direttore generale Le Donne.

Per tale ragione la Giunta si è fermata nuovamente in attesa che il dirigente competente studi la delibera di Le Donne e vi apponga la propria firma. Il problema rappresentato con imbarazzo ai sindacati dallo stesso Assessore all’Ambiente è che portare in Consiglio Comunale con l’urgenza del caso la delibera di approvazione della nuova società “nuda e cruda”, senza l’approvazione della delibera in cui vi sarebbe il contenuto costituito dall’affidamento del servizio, ha ben poco senso e, soprattutto, non risulta utile ad imprimere una reale accelerazione al procedimento.

L’OrSa, presente al tavolo sindacale nella persona della segretaria di settore, Francesca Fusco, esce dall’incontro carica di tutte le perplessità già ampiamente manifestate nei giorni scorsi:

«Qui non si capisce più chi ci è e chi ci fa. È evidente a tutti che entro il 31 dicembre non si potrà riuscire a chiudere l’intera operazione e che se non si vorrà cominciare il 2017 con i cumuli di spazzatura nelle strade sarà necessaria l’ennesima ordinanza volta a prolungare la vita della Messinambiente per il tempo necessario, fatti salvi gli effetti di eventuali provvedimenti di natura processuale. Ialacqua è stato sufficientemente chiaro nell’esplicitare come in Giunta ci siano ancora resistenze nella prosecuzione della strada imboccata. Questo è assurdo e fa parte delle assurdità di questa Amministrazione, ma appare ormai intollerabile che a metterci la faccia vi sia il solo assessore al ramo. Che escano allo scoperto i vari Signorino, Eller, De Cola, il vice sindaco Cacciola, ovvero coloro che per quota parte sono già riusciti ad affossare il progetto Amam. Ebbene, vogliono giocarsi il futuro del settore rifiuti sulle spalle di lavoratori e cittadini? Beh, che almeno si assumano la responsabilità smettendola nascondersi. Ialacqua ha dichiarato di essere pronto a dimettersi se nella prossima seduta di Giunta non verrà approvata la delibera di affidamento del servizio in capo alla costituenda Messina Servizi. Sappiamo che, purtroppo, le minacce dell’assessore non fanno neanche il solletico al resto dei suoi colleghi ed al Sindaco, che probabilmente se ne accorgerebbero soltanto leggendo la notizia sui giornali il giorno dopo. Tuttavia, ormai consapevoli che non se ne uscirà vivi entro la conclusione del corrente anno solare, l’OrSA non intende mollare».

Se l’Orsa denuncia queste profonde spaccature politiche, la Fit Cisl dopo l’incontro con Ialacqua mette in luce gravi preoccupazioni sul fronte occupazionale.

«Purtroppo i nostri timori si sono avverati: la fine di Messinambiente, prevista per la fine dell’anno, porterà al licenziamento di 110 lavoratori, per i quali non è previsto il transito nella nuova MessinaServizi Bene Comune. Per loro, e per tutto il comparto ambientale, si preannuncia un triste natale ed un inizio 2017 incandescente». Così Manuela Mistretta, Rosaria Perrone e Letterio D’Amico, segretari provinciali della Fit Cisl, commentano la lettera, firmata da Renato Accorinti in qualità della Srr Messina Città Metropolitana, che ha come oggetto “Avvio dell’operatività della Srr: copertura piano finanziario”.

«Quanto c’è scritto dentro la lettera – spiegano i segretari – è di una gravità inaudita. In pratica, si nega a 110 dipendenti la tutela garantita dalla legge 9 dell’8 aprile 2010, espressamente rivolta ai lavoratori del comparto rifiuti assunti al 31/12/2009 dalle Ato e dalle aziende a partecipazione pubblica superiore all’80% come Messinambiente. Nella lettera firmata dal sindaco di Messina è espressamente indicato che “dovranno trovare utilizzazione e collocazione nel gestore del servizio del comune di Messina” solo 454 dipendenti”. La preoccupazione della Fit Cisl è per il futuro dei 110 che resteranno fuori. «Spiace passare per Cassandre – proseguono i tre segretari – ma quello del riassorbimento del personale era un problema che la Fit Cisl aveva sollevato in tempi non sospetti. Alle nostre legittime domande, l’amministrazione ha sempre risposto con un sepolcrale silenzio. Oggi, la doccia fredda. Altro che “saranno mantenuti i livelli occupazionali”, come da mesi l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua andava spergiurando. I livelli occupazionali sono stati tagliati brutalmente, senza spiegazione e senza alcun preavviso».

«Questa decisione – concludono Manuela Mistretta, Rosaria Perrone e Letterio D’Amico – aprirà una vertenza che si annuncia già da adesso potenzialmente esplosiva. Speriamo che l’amministrazione possa ripensarci, altrimenti sarà il caos».

F.St.