Calabrò: “Si lavora tra mille difficoltà. La situazione migliorerà prima di Ferragosto”

Storie di sempre, che si ripetono con una ciclicità preoccupante. Anche quando, per un certo periodo, la città non ha sofferto l’emergenza rifiuti, ecco che bastano piccoli intoppi per ripiombarci. Se negli ultimi anni si sono registrati timidi segnali di normalità, anche con l’aumento della raccolta differenziata, MessinAmbiente non riesce comunque a risalire dal baratro perché troppe sono le difficoltà da affrontare. Se n’è accorto ben presto il neo commissario Giovanni Calabrò (nella foto).

“Sono arrivato da una ventina di giorni – afferma – e non ho la bacchetta magica per risolvere problemi strutturali preesistenti. C’è una carenza congenita di mezzi e non si possono acquistarne di nuovi perché la società è in liquidazione. Col parco macchine a disposizione bisogna fare i salti mortali per garantire un servizio adeguato su tutto il territorio e, in questo periodo, tra ferie e malattie, dobbiamo fare a meno di circa il 30 % del personale. Negli ultimi tempi, ci sono state anche difficoltà alla discarica di Motta Sant’Anastasia per ricevere i nostri mezzi sin dalle prime ore del mattino. Spesso abbiamo avuto accesso solo a mezzogiorno, di conseguenza sono aumentati i tempi di raccolta e i rifiuti sono stati accatastati nell’impianto di Pace. Senza contare che molti mezzi sono vecchi e spesso subiscono incidenti che rallentano il servizio”.

Una lunga serie di problemi discussa nel corso di un incontro al quale hanno preso parte, oltre a Calabrò, anche l’assessore Daniele Ialacqua, il sindaco Renato Accorinti, il commissario Biagio Santagati e il direttore tecnico di MessinAmbiente, Roberto Lisi. La situazione peggiore è quella nell’estrema riviera nord, nell’area compresa tra San Saba e Orto Liuzzo. Come se le difficoltà non bastassero, arrivano altri rifiuti indifferenziati dai Comuni vicini, Villafranca, Saponara e Rometta, dov’è stata avviata la raccolta differenziata. “Una quantità di circa 10 tonnellate in più al giorno – spiega Calabrò -. E’ un problema di carattere politico perché non possiamo accettare di dover raccogliere anche i rifiuti prodotti dagli abitanti dei Comuni confinanti. Neppure il tempo di intervenire per fare pulizia che subito ci ritroviamo nuove cataste di rifiuti ed il dispendio di uomini e mezzi lascia scoperte altre zone della città, con i risultati sotto gli occhi di tutti. Una pattuglia di vigili urbani si stabilirà in quella zona per fare da deterrente ma abbiamo chiesto che un’altra venga posizionata in zona sud, perché non tolleriamo le inciviltà neppure lì. Sono state censite oltre 150-160 mini discariche abusive e in giro ce ne sono altrettante, se non di più”.

Ciò che i cittadini si chiedono, però, è quando si potrà tornare alla normalità. “La settimana scorsa – prosegue il commissario di MessinAmbiente – avevo detto che martedì la prima emergenza sarebbe stata eliminata e così è stato. Adesso, nell’arco di qualche giorno, sicuramente prima di Ferragosto, contiamo di rendere presentabile tutta la città. Aumenteremo il numero dei cassonetti, utilizzandone alcuni che abbiamo in giacenza, soprattutto nelle zone balneari. In centro città spesso restano vuoti perché la gente si è spostata al mare ed è proprio sulle riviere che risultano insufficienti. Mi auguro di avere l’aiuto di tutti, a partire dai cittadini e proseguendo con l’Ato 3, che ha già dato la disponibilità per la pulizia di alcune aree, come ad esempio la Passeggiata a mare. Noi ci stiamo mettendo l’anima e grande buona volontà – conclude -, con l’obiettivo di riuscire a potenziare il servizio e risolvere ogni emergenza”.

Marco Ipsale