Svolta clamorosa nelle vicende relative alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. I carabinieri della Compagnia di Barcellona e i colleghi del Noe di Catania stanno bloccando le strade di accesso al sito di stoccaggio rifiuti, e la Prefettura ha inviato ai comuni del messinese una nota per informare che da oggi la discarica è chiusa. L’ultimo camion carico di rifiuti, proveniente da Palermo, è arrivato intorno alle 9 ed è stato bloccato mentre stava scaricando.
L’alt al sito è dovuto al provvedimento di sequestro dell’impianto, notificato a 3 indagati, siglato dal Gip di Barcellona Danilo Maffa, su richiesta del pm Francesco Massara. Agli atti dell’inchiesta, una nota dell’assessorato regionale che rileva i priofili di criticità dell’impianto, definito “abusivo” dall’ultima conferenza di servizi, e ad alto rischio inquinamento. Mentre la Direzione distrettuale antimafia sta valutando un eventuale provvedimento di commissariamento della società che gestisce l’impianto.
A dare il via all’ennesima inchiesta sul sito dove conferiscono rifiuti i comuni della provincia e altri enti isolani, le perplessità sollevate da più parti sull’ampliamento della struttura. Solo qualche giorno fa Tirrenoambiente aveva eletto il nuovo cda, con la “retrocessione” dei precedenti vertici, implicati in inchieste di altre procure. Tutti sono peró rimasti in ruoli gestionali.
Contro il nuovo cda si era scagliato il sindaco di Furnari, Mario Foti, da anni in prima linea nel denunciare il rischio ambientale e per la salute dei cittadini del comprensorio. Mentre qualche giorno fa, sentiti i magistrati, la Commissione nazionale antimafia presieduta da Rosy Bindi, nel corso della sua visita a Messina, ha chiesto al Prefetto Stefano Trotta di avviate la procedura per insediare la commissione di accesso agli atti a Mazzarrà Sant’Andrea.