Forse questa il grido d’allarme non è rimasto inascoltato. E forse la città riuscirà a scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti. Nell’ordinanza regionale dello scorso 24 settembre che ha ridotto nuovamente le quantità dei rifiuti che si possono portare in discarica, Messina ha trovato una “sorpresa” ha fatto saltare dalla sedia l’assessore Daniele Ialacqua e il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò. Quel limite ridotto a 251,6 tonnellate al giorno da scaricare, a fronte di una produzione media di circa 300 tonnellate, ha fatto gridare all’emergenza imminente. Ialacqua ha immediatamente annunciato un ricorso al Tar e in tutte le sedie giudiziarie possibili, ha scritto una durissima nota recapitata al presidente della Regione, all’assessore regionale ai Rifiuti, al Dipartimento che si occupa del settore. Senza peli sulla lingua l’assessore ha detto alla città che con questo provvedimento la città sarebbe stata invasa dai rifiuti nel giro di una settimana. E per fortuna questa volta a Palermo non hanno fatto orecchie da mercante, anzi pare ci siano buone notizie che dovrebbero evitare un altro incubo spazzatura.
Ialacqua ha spiegato che ieri pomeriggio il sindaco Accorinti ha parlato a lungo telefonicamente con il presidente Rosario Crocetta, spiegando la drammaticità della situazione e l’assoluta esigenza di rivedere quell’ordinanza che rischia di mettere in ginocchio Messina, come già era accaduto in estate. Il governatore ha richiesto una nuova nota da inviare al Dipartimento regionale in cui si specificasse con esattezza quali sono le necessità di conferimento giornaliero dei rifiuti della città. Ialacqua ha provveduto immediatamente a produrre il nuovo documento che è stato inviato a Palermo e che mette nero su bianco l’esigenza di avere il via libera per circa 300 tonnellate al giorno, perché ad oggi è ancora questa la quantità che si deposita quotidianamente nei cassonetti e che finisce in discarica a Motta. Adesso Palazzo Zanca attende con ansia di avere notizie da Palermo. Fino a quando non si avranno comunicazioni ufficiali su una eventuale rettifica dell’ordinanza si dovrà continuare a portare in discarica 251,6 tonnellate di spazzatura e, considerato che il provvedimento è in vigore già da lunedì, siamo già al quarto giorno di disagi. Quasi 100 tonnellate si rifiuti giacciono già per strada perché non potendo scaricarle non sono state raccolte. Adesso la speranza è che Crocetta faccia un passo indietro in tempi brevissimi. Perché purtroppo anche un solo giorno in più regalerà spazzatura che rimane sui marciapiedi e per le strade.
Francesca Stornante