“Sui ritardi dell’approvazione del Piano Aro in Consiglio comunale a Roccalumera, l’Urega non ha alcuna responsabilità”. E’ perentorio il dirigente preposto della stessa Urega di Messina, Giovanni Franciò, il quale, in una nota, ha parlato di “incauta affermazione” del vicesindaco, “che non risponde al vero”, riferendosi alle dichiarazioni dell’amministratore, contenute in un articolo pubblicato dal nostro giornale online.
Sull’argomento è tornato anche il vicesindaco: “L’equivoco – sottolinea – è nato dalla sintesi riportata nel verbale della seduta consiliare, quando ho risposto al consigliere di opposizione Giuseppe Melita, sul perché del ritardo per approvare il Piano Aro. E’ stato sintetizzato che l’Urega, in un primo momento, ci aveva detto che non era necessario il passaggio in aula. E’ una sintesi estrema di un discorso più complesso che non rispecchia il mio pensiero e che faceva riferimento tra l’altro al periodo precedente della circolare esplicativa della Regione. Da parte mia e dell’Amministrazione di Roccalumera – sottolinea Gugliotta – non c’è alcuna accusa all’Urega, anzi. Devo dire che abbiamo riscontrato massima disponibilità e competenza da parte dei funzionari”.
Il dirigente dell’Urega, Franciò ha precisato che “ad inizio estate 2015 Gugliotta e il segretario comunale Gaetano Russo hanno conferito nell’ufficio da me diretto per assumere informazioni sulla documentazione da produrre per l’espletamento della gara riguardante l’Aro Valle del Dinarini, costituita insieme al Comune di Furci. In tale occasione, nel fornire le necessarie delucidazioni, collaborato da alcuni funzionari dell’ufficio, facevo presente che con circolare pubblicata il 14 maggio del 2015, l’Assessorato regionale Territorio e ambiente raccomandava a tutte le stazioni appaltanti la necessità che le delibere di istituzione dell’Aro fossero approvate per competenza dai rispettivi Consigli comunali. Il 24 novembre è stata trasmessa all’ufficio la documentazione richiesta dal Comune di Roccalumera, ancora comunque carente delle delibere di Consiglio. Con nota dell’11 dicembre scorso, l’Urega ha chiesto al Comune una relazione da cui si evincesse, tra l’altro, l’approvazione del piano da parte dei competenti Consigli. Il riscontro alla nota è stato trasmesso solo il 25 marzo, ben oltre tre mesi dopo la richiesta. Risulta di tutta evidenza che l’Urega non ha alcuna responsabilità sul notevole ritardo nel portare gli atti in Consiglio”.
Vicenda chiusa. L’auspicio degli amministratori comunali e dei cittadini di Roccalumera è che adesso l’iter possa procedere spedito con l’espletamento della gara per l’affidamento del servizio. Parliamo di un appalto da 6 milioni e mezzo di euro che chiude l’era Ato ed apre quella dell’Aro. Per l’esattezza si tratta di 5 milioni e 927mila e 650 euro più Iva al 10%, dei quali 5 milioni 749mila e 820 a base di gara oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (177mila e 829 euro), per una durata complessiva di sette anni.
Carmelo Caspanello