Ho letto i vostri servizi sull'Avvocatura del Comune di Messina e vorrei arricchire questo dibattito con un punto di vista dall'interno.
L'obiettivo finale mi sembra che sia diventato solo quello di far sedere ad una grande tavola imbandita quanti più convitati possibile.
L'obiettivo vero, invece, a mio parere, dovrebbe essere un altro e cioè quello di contrarre il più possibile le spese legali che hanno costituito una vera e propria uscita emorragica negli anni per la nostra città.
In passato, purtroppo, le consuetudini clientelari della classe politica hanno molto osteggiato il costituirsi di una valida ed efficiente avvocatura interna al Comune e si è preferito privilegiare la distribuzione di incarichi legali ad Avvocati esterni scelti dal Sindaco di turno.
L'opinione che mi è sembrata, tra tutte quelle pubblicate , particolarmente acuta e imparziale è stata quella dell'avv. Tommaso Magaudda.
Tutti i grandi Enti locali hanno delle Avvocature interne che, in via principale, curano la maggior parte dei contenziosi (citazioni per danni da manutenzione strada, contravvenzioni, tributi ecc.) qui a Messina invece la maggioranza dei contenziosi si è sempre data all'esterno.
Solo da alcuni anni e quindi in tempi relativamente recenti sono stati previsti degli Avvocati interni nel nostro Comune (durante la giunta Genovese, prima neppure esistevano!) ; sono appena quattro, e a questi vengono assegnati oggi solo pochi contenziosi, di scarso rilievo.
Durante l'Assessorato di Mantineo era stata emessa la Delibera di Giunta n. 503 del 1/7/2014 che innovando profondamente il sistema prevedeva, contestualmente all'abolizione del Collegio di Difesa, l'implementazione dell'Avvocatura interna fino a 10 Avvocati, con la valorizzazione delle professionalità già sussistenti all'interno dell'Ente: Funzionari capisezione che sono avvocati abilitati e competenti, che vorrebbero e potrebbero operare come Avvocati dell'Ente, facendo risparmiare moltissimo all'Amministrazione Comunale.
L'idea nuova era di limitare il ricorso “a professionisti esterni di chiara fama”, solo per quei casi “in cui siano richieste specifiche competenze o esperienze non rinvenibili all’interno dell’Ente”.
Se si vuole seriamente conseguire il contenimento e la razionalizzazione delle spese del Comune , la cosa più giusta e corretta da fare non dovrebbe essere quella di continuare a favorire la distribuzione a pioggia di incarichi all'esterno per far contenti un po' tutti e non dispiacere a nessuno.
Il vero problema, insomma, non dovrebbe essere se dare 300 incarichi a 5 avvocati o 5 incarichi per 300 avvocati,giovani o anziani che siano ! ma far impoverire meno il Comune e di conseguenza tutti i cittadini messinesi, dando finalmente esecuzione piena a quella Delibera di Giunta n. 503 dell'1-7-2014 .-
Cordiali saluti.
Un Funzionario Comunale