Mauro Parilli: Messina al centro! Progetti, proposte e idee per lo sviluppo

In riferimento alla rubrica domenicale dal titolo “L’amore batte il rancore, serve una squadra di innamorati pazzi per Messina” a firma di Rosaria Brancato, riceviamo e pubblichiamo questa riflessione ed analisi di Mauro Parilli, che può offrire più di uno spunto interessante al dibattito sul futuro e sullo sviluppo della città e della Sicilia.

“Vi scrivo una specie di manuale delle istruzioni che ha funzionato in tutto il mondo, tuttavia come accade per quello dell’Ikea, può essere noioso e se tralasci qualche cosa, vedrai il tuo mobiletto tutto sghimbescio tanto da doverlo rimontare. Tanto vale cercare di impiegare un poco del tuo tempo per entrare in un meccanismo che ti farà comprendere come sviluppare non solo Messina, ma tutta la Sicilia.

Tecnicamente devi necessariamente passare dal Governo centrale ed in questo caso sei favorita perché il territorio ha una dimensione ottimale oltre ad avere una amministrazione a Statuto Speciale. Questo è il primo step come dicono gli americani. Puoi farne a meno, se hai come interlocutore Istituzionale la Città Metropolitana che per noi è il minimo per poterci attivare per una semplice ragione tecnica: la messa a sistema del territorio.

Primo Step: avere come interlocutore il Presidente della città Metropolitana. So che ci sono dei problemi per cui si passa al Governatore della Regione Sicilia. No! A conferenze, cerimonie, incontri fra amici, ….. così con noi non funziona. Il Governatore chiede, noi concordiamo e facciamo in breve tempo perché da noi dipende la gente la cui buona qualità della vita ci riguarda, nel momento in cui c’è una Amministrazione Pubblica seria e preparata che ci da mandato. A questo punto c’è l’ iniziazione di una ipotetica credibilità internazionale che facilita il processo virtuoso di sviluppo. Terra a terra: siete seri, ci siamo scritti e spiegati per cui possiamo incontrarci per dare seguito a delle azioni che già abbiamo concordato.

Già qui presumo di trovarti perplessa, ma se hai pazienza vedrai che a poco a poco tutto ti sembrerà più chiaro. L’idea che propongo, praticamente è quella che ha cambiato il mondo. Siamo noi che contribuiamo o meno a dare credibilità ai sistemi Paese, siamo leader nel mondo per lo sviluppo socioeconomico dei territori nonché la voce più autorevole dell'Urbanistica a livello internazionale. Con questa idea abbiamo contribuito a creare milioni di posti di lavoro in mezzo mondo ma non uno in Italia. Io la rappresento nel nostro Paese. Il fatto solo che non ne siate a conoscenza voi come siciliani, non è una cosa buona. Significa che avete persone poco preparate mentre nel resto del mondo tutti ci conoscono.

Alcuni Link con l’intento di semplificare i concetti sulla realtà internazionale che rappresento ed i progetti.

http://www.forumpachallenge.it/soluzioni/un-nuovo-rinascimento-italiano

https://www.slideshare.net/MauroParilli/inu-format-pannello-completo

https://www.slideshare.net/MauroParilli/inu-format-pannello-immagini

L’ Organizzazione internazionale di cui sopra come ho scritto è leader nello sviluppo socioeconomico dei territori, nonché la voce più autorevole dell’Urbanistica a livello internazionale. Parliamo di una Comunità scientifica costituita da oltre un centinaio di Paesi rappresentati dal pubblico e dal privato che contribuisce o meno a dare credibilità ai sistemi Paese. Collabora sia con le Nazioni Unite che con l’Unione Europea nel redigere le direttive per quanto riguarda lo sviluppo socioeconomico dei territori. Non è privata, ma una no profit, per cui se il Governatore si da daffare avrà attenzione, in caso contrario, no! Io ne sarei felice, ma non posso certo fare anticamera come mi hanno detto si usa fare in Sicilia per spiegare una cosa che se non si conosce è meglio impiegare il mio tempo altrove.

INTA (International Urban Development Association) questo è l’acronimo, è stata creata per volontà dei Governi di Paesi come la Francia, il Regno Unito, l’Olanda, l’Egitto, USA, ecc. per aiutare gli amministratori pubblici a districarsi su tematiche in relazione ai macrosistemi economici complessi come i corridoi, i piani strategici, gli asset, le alleanze, le città metropolitane (area vasta) e tutto quanto metterebbe in imbarazzo qualsiasi Governatore o docente universitario, il cui ruolo per quest’ultimo non le consente di operare sul campo, come agevolmente potrebbe fare con noi e quindi imparare e trasmettere esperienza ai suoi discenti.

Ovviamente possono esserci delle resistenze per cui come ho scritto sopra, il mio progetto consiste nel creare un centro studi sul Marketing Turistico e Marketing Territoriale in una città italiana che potrebbe essere Messina e con questo, organizzare una convention internazionale, nonché una sede virtuale dell’Organizzazione di cui sopra (www.inta-aivn.org). Più o meno così ha funzionato anni prima con città come Singapore, Taiwan, Lione, Vienna, Parigi, Olanda, …. .

Solamente questa operazione, catturerebbe l’attenzione internazionale, con l’intento da parte nostra, di realizzare un progetto denominato: “Per un nuovo rinascimento italiano” il cui obiettivo sarebbe quello di far partire dalla città ospitante, lo sviluppo della Regione e di tutte quelle italiane con gli strumenti messi a disposizione dal network di INTA e da tutte le risorse umane formate nel centro studi di cui sopra che per il livello di competenze, rappresenterebbe una eccellenza nel mondo. Se corrisponde al vero il fatto che con lo sviluppo abbiamo contribuito a creare milioni di posti di lavoro in mezzo mondo, si presuppone che pure in Italia e così in Sicilia possa accadere qualcosa di buono.

Per dare concretezza a quanto sopra, si formalizzerebbe il tutto con una società mista pubblico/privato dove pure io sarei interessato ad entrare come persona fisica (INTA non può farlo, in quanto ente terzo, sovranazionale e no profit) o come persona giuridica, essendo titolare di uno studio professionale. Contribuirei apportando tutta la documentazione che riguarda il territorio, raccolta in giro per il mondo oltre agli studi di INTA, pubblicazioni, materiale digitalizzato, testi di studio, diapositive e tutto quanto per organizzare un centro studi sul territorio unico al mondo ed in quanto tale da utilizzare in termini di servizi resi nella formazione di risorse umane preparate in funzione del target di riferimento. Con me avrei tutta la Comunità scientifica internazionale che rappresento in Italia oltre ai miei rapporti interpersonali maturati in questi ultimi 30 e più anni.

Il problema che riscontro in Italia è che è un Paese terribilmente arretrato ed il primo ostacolo è quello culturale. Mi è capitato a Taiwan di incontrare tre Ministri e due direttori generali tutti assieme così come a Parigi all’Eliseo in un incontro tecnico voluto dal Presidente Sarkozy per organizzare un piano Marshall finalizzato al dopo guerra dei Paesi del nord Africa. In Italia tutto ciò è impensabile, passano anni, ma questo non è un mio problema. Riguarda l’Amministrazione e i diretti interessati: cittadini, Università, media, imprenditori, …… Se nessuno si muove, non possiamo certo farlo noi.

Se risulta interessante sono pronto a fare numerosi esempi concreti ed approfondire le singole tematiche.

Mauro Parilli