Di chiacchiere, negli anni, se ne sono spese tante. Di fatti concreti, se ne sono visti pochi. Eppure mai come questa volta, nell’ottica di un rinnovato positivo rapporto tra Messina e la Regione, la soluzione per l’inizio della riqualificazione della zona falcata sembra vicina.
Se ne è discusso stamani, a palazzo del Governo, durante un incontro convocato dal prefetto Stefano Trotta, al quale hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni locali, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati. Da parte di tutti è emersa una volontà univoca, quella di remare dalla stessa parte nell’interesse del rilancio della città e, nel caso specifico, della sua zona più preziosa, da troppo tempo abbandonata al degrado.
Focus della discussione, inevitabilmente, l’annosa questione riguardante il contenzioso sull’area tra l’Autorità Portuale, rappresentata dal presidente Antonino De Simone e l’Ente Porto, rappresentato dal commissario ad acta Bruno Manfrè.
Ed anche i massimi rappresentanti degli enti protagonisti del contenzioso hanno evidenziato la necessità di affrontare la problematica della riqualificazione della zona falcata. “Il mio ruolo – afferma Manfrè – è quello di commissario ad acta, valuto cioè solo gli aspetti economici e gli atti cosiddetti indifferibili e urgenti. Le decisioni sul futuro non spettano a me ma ad un eventuale commissario straordinario. Per ciò che concerne il contenzioso sull’area falcata, comunque, il presidente Crocetta sta lavorando per trovare una soluzione adeguata in tempi brevissimi, è molto attento alla questione e ne ha già parlato col prefetto. Ritengo che la riunione odierna sia stata abbastanza proficua per far convergere nella zona falcata tutte le potenzialità inespresse esistenti e che riguardano anche altri elementi al di fuori del contenzioso, come la vicenda relativa all’inceneritore e quella relativa alla valorizzazione dei beni culturali”.
Incontro positivo anche per il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, soddisfatto per l’unità d’intenti riscontrata in Prefettura: “L’anomalia Ente Porto è innegabile, la situazione è sotto gli occhi di tutti. E’ di appena venti giorni fa un’ultima sentenza dalla nostra parte. A prescindere da questo, fa piacere che tutti i rappresentanti istituzionali, a partire dal prefetto Trotta, abbiano espresso il loro consenso e lo faranno presente al presidente Crocetta. Ci auguriamo che si evitino inutili lungaggini burocratiche, l’evoluzione della vicenda dovrebbe essere scontata”.
La progettazione per la zona falcata è andata avanti nonostante il contenzioso con l’Ente Porto, ma la questione va risolta anche nell’ottica del Piano regolatore Portuale: “Intanto – prosegue De Simone – abbiamo aggiudicato la gara per il completamento della pavimentazione del molo Norimberga, mentre i lavori di manutenzione straordinaria per la via San Raineri sono alle verifiche dell’Ufficio per le gare d’appalto. Anche quella è un’area da dover restituire alla città, fermo restando la salvaguardia della cantieristica navale, anch’essa da tutelare”.
Durante la riunione sono state affrontate anche altre questioni di competenza dell’Autorità Portuale che interessano da vicino lo sviluppo della città: “Spero – afferma ancora De Simone – che qui in Prefettura si possa creare un tavolo tecnico permanente per affrontare anche altri problemi. Sarebbe utile ad esempio incontrare gli enti calabresi per sviluppare l’idea di un’Autorità Portuale unica dello Stretto, così come è utile confrontarsi con continuità sulle aree della Fiera, per trovare il modo migliore per farle fruire ai cittadini. A breve le apriremo, anche se la mia idea iniziale era quella di sviluppare una progettazione più ampia. C’è stata comunque una richiesta forte e pressante da parte della città e l’abbiamo accolta. Stiamo investendo soldi per renderla dignitosa e nel prossimo comitato Portuale discuteremo dell’affidamento della sorveglianza dell’area alla società Ksm. Affideremo a breve poi i lavori di restauro del portale e di due padiglioni, mentre i carotaggi al Teatro in Fiera sono fermi per le note vicende relative all’occupazione”.
A breve, dunque, inizieranno le attività per abbellire l’area fieristica e renderla fruibile per i cittadini: “Abbiamo affidato gli incarichi – dichiara il presidente dell’Authority – per la demolizione della struttura metallica circolare che si trova al centro dei viali, per la scerbatura, la pulizia, la potatura e la realizzazione di aiuole. Ed ancora per la manutenzione dei lampioni e l’abbattimento di altre strutture che tolgono la visuale del mare nei pressi del torrente Giostra”.
Ma gli interventi riguardano anche altre zone della città: “In viale della Libertà, abbiamo risolto in un mese e mezzo la problematica degli allagamenti che andava avanti dal 1997. Installeremo delle pensiline lungo le banchine del porto per mettere al riparo dalle intemperie i pendolari. Ed infine, all’insegna della trasparenza, abbiamo pubblicato sul nostro sito internet tutti gli atti relativi alle due commissioni che si son tenute per l’area fieristica ed anche un sunto di tutte le vicende che riguardano l’area dal giorno del mio insediamento ad oggi. Non abbiamo mai pensato di modificare la destinazione pubblica della Fiera, abbiamo anzi ribadito che è importante aprirla alla città. Sul sito è presente anche una grande progettazione di opere predisposta dall’Autorità Portuale. Invito le istituzioni e le associazioni di categoria, come gli ordini degli ingegneri e degli architetti, a fornire i loro suggerimenti”.
Al vertice in prefettura, in rappresentanza della Provincia e in quanto componente del Comitato Portuale è intervenuto anche l’assessore Michele Bisignano: “Quest’incontro ha consentito finalmente di fare chiarezza sulla questione, essendo presenti tutti gli attori interessati. E’ venuto fuori ciò che era emerso da tempo senza essere ufficializzato, l’istanza unanime di richiesta di scioglimento dell’Ente Porto per consentire all’Autorità Portuale, al Comune, e a tutte le realtà interessate, Regione compresa, di effettuare una riqualificazione ambientale della zona falcata e di proporre uno sviluppo condiviso per quell’area, che coniughi la presenza della cantieristica con quella di importanti beni storico-culturali. Credo che il presidente Crocetta non possa non tener conto delle risultanze di una riunione in cui tutti i soggetti interessati sono stati d’accordo”.
Accordo evidenziato anche dalla Cisl e dal suo segretario generale, Tonino Genovese: “Una riunione proficua e finalmente per la prima volta tutti i soggetti interessati, con il distinguo del solo presidente della Camera di Commercio, si sono formalmente dichiarati favorevoli allo scioglimento dell’Ente Porto e al passaggio di aree e competenze all’Autorità Portuale. Il Prefetto, preso atto della volontà dei soggetti al tavolo, ha anticipato che informerà il presidente della Regione per avviare il percorso conseguente e, nelle more, ha deciso di aprire un tavolo tecnico per entrare nel merito dei progetti e delle realizzazioni. I passaggi da effettuare – prosegue Genovese – sono lo scioglimento immediato dell’Ente Porto, l’approvazione del Piano regolatore portuale e l’immediata cantierizzazione di tutte le opere con progetti già esecutivi a cura dell’Autorità Portuale con risorse già disponibili. Immediatamente bisogna procedere alla demolizione dell’inceneritore, alla bonifica delle aree con presenza d’inquinanti ed alla riqualificazione, attraverso finanziamenti regionali e comunitari, dei siti archeologici e storici della zona falcata. Il futuro di Messina parte da qui, dalle aree della Fiera e dalla riappropriazione delle aree ferroviarie non utilizzate attraverso la conquista dell’affaccio”.
Il presidente della Camera di Commercio, Nino Messina, però, ha voluto precisare di non essere contrario all'abolizione dell'Ente Porto, ma solo di aver richiesto lo spostamento del punto franco nella zona di Giammoro, "invito non accolto". In considerazione di ciò, Messina "condivide l'opinione di sopprimere l'Ente Porto in quanto il progetto non è realizzabile nella zona falcata. Infatti, in essa vanno mantenuti ed esaltati i grandi valori monumentali, paesaggistici ed ambientali. Anche la cantieristica navale dev’essere attenzionata, operando affinché le attuali aziende in crisi (Palumbo, Rodriquez) possano proseguire nell’attività produttiva, mantenendo i livelli occupazionali e scongiurando ipotesi di possibili speculazioni edilizie".
(Marco Ipsale)