Un’azienda storica cittadina, nata nel 1887, che ha costruito il primo aliscafo commerciale del mondo, nel 1956, la Freccia del Sole. L’idea fu di Carlo Rodriquez, figlio del fondatore Leopoldo, generazioni di messinesi famosi nel mondo per le loro opere. Ancora tanto lavoro fino agli anni 2000, quando arriva la crisi e l’acquisizione da parte del gruppo Immsi di Roberto Colaninno, poi il 31 dicembre 2012 la fusione con Intermarine. La Rodriquez aveva quattro cantieri (a Messina, Napoli, Pietra Ligure e Rio de Janeiro), Intermarine due (a Sarzana e La Spezia). Nel 2014 il rischio di chiusura per la storica sede di Messina, poi scongiurata, che interessò invece le sedi di Napoli e Pietra Ligure.
Negli ultimi anni, però, niente commesse nella sede messinese e i 58 lavoratori del cantiere sono stati impiegati in Liguria. Ora, invece, per alcuni di loro (non è stato ancora specificato quanti) c’è finalmente l’opportunità di tornare alla base. Due unità navali della Marina Militare, infatti, saranno costruite proprio nella sede di Messina, che si occuperà anche della successiva manutenzione. Il lieto annuncio è stato dato dal commissario dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, e dal deputato messinese Vincenzo Garofalo, ed entrambi hanno dato meriti all’altro per il risultato ottenuto.
“Nella scorsa legge di stabilità – spiega Garofalo – sono stati stanziati 10 miliardi di euro per ammodernare la flotta della Marina Militare, individuando una serie di aziende italiane tra cui Intermarine. Ma la sede di Messina non era interessata e De Simone, in occasione dell’inaugurazione della sala di controllo delle merci pericolose al porto di Messina, lo scorso 1. marzo, ne ha parlato con la sottosegretaria Vicari. Il sottosegretario alla difesa, Gioacchino Alfano, mi ha messo in contatto con la Marina Militare, abbiamo rivendicato le competenze della sede messinese e, dopo le verifiche dei requisiti, siamo riusciti ad ottenere il risultato di portare il lavoro a Messina. Ho incontrato i rappresentanti del Ministero della Difesa e della Marina Militare, che mi hanno fornito una stima dei lavori. Dureranno cinque anni, ma si proseguirà con la manutenzione per i successivi dieci. Si tratta di due imbarcazioni veloci da 48 metri, che dovranno pattugliare i nostri mari e dovranno avere la massima tecnologia ed efficienza gestionale. Non solo: magari arriveranno anche altre commesse, è importante per farsi conoscere sul mercato”.
E’ soprattutto su quest’ultimo punto che batte l’ex presidente, oggi commissario, dell’Autorità Portuale, De Simone. “Ora Messina potrà partecipare di diritto alle fiere internazionali, occasioni per farsi conoscere. Mi piacerebbe che tutti e 58 i lavoratori potessero operare a Messina, non sarà così ma è un primo valore, poco rispetto a cosa si potrebbe fare ma molto rispetto al nulla degli ultimi tempi. Rodriquez è un marchio storico da spendere sul mercato e Colaninno l’ha capito quando l’ha acquistato. Ho parlato coi vertici dell’azienda e del cantiere, sperano con questa ripresa di poter ottenere altre commesse, anche private. Se si pensa che due anni fa si rischiava di chiudere, è un segnale decisamente positivo”.
(Marco Ipsale)