MESSINA – Pane, quanto mi costi col caro vita? Certamente qualcosa in più di un anno fa, ma tra tutti gli aumenti dei prezzi quello del pane per le tavole quotidiane, a Messina, non è quello che è schizzato. Ora, però, il settore è alle prese con gli ulteriori aumenti dei costi per l’energia ed il comparto è il primo a rischiare il collasso. A Messina ballano 3 mila posti di lavoro e un aumento del costo di vendita del prodotto sembra inevitabile.
Lo spiegano proprio i panificatori, che si sono riuniti nella sede di Confesercenti, come sezione Assopanificatori: “Le aziende del nostro settore iscritte alla Camera di Commercio di Messina sono circa 650- commenta il presidente Francesco Arena– tutte stanno soffrendo tantissimo a causa dell’aumento incontrollato dei costi dell’energia. Abbiamo ricevuto bollette quadruplicate sia per il gas che per la luce- continua- e finora per venire incontro alla clientela non abbiamo applicato aumenti sui nostri prodotti.”
“Siamo in attesa di un tavolo tecnico con Assopanificatori nazionale, a cui dovrà seguire un incontro con i rappresentanti del nuovo Governo, da cui ci aspettiamo risposte e soprattutto soluzioni. Se non avremo riscontro alle nostre richieste saremo costretti a licenziare gran parte del personale, ovvero circa 3 mila persone tra Messina e provincia. In alternativa dovremo nostro malgrado aumentare il prezzo del pane, penalizzando dunque i consumatori”, spiega la sigla dei panettieri.