Cambiamo Messina dal basso a Termini: “Eviti un braccio di ferro indecoroso e si dimetta”

Se Termini non ha nessuna intenzione di lasciare la poltrona nonostante il rinvio a giudizio, e se l’amministrazione ha optato per la linea morbida, è Cambiamo Messina dal Basso a ribadire la necessità di un passo indietro, in nome della trasparenza e del rispetto delle regole che sono state alla base dell’operare della giunta finora.

“Interveniamo in merito agli ultimi avvenimenti che hanno riguardato l’attuale presidente dell’AMAM Leonardo Termini, rinviato a giudizio per truffa e per questa ragione invitato a dimettersi dal sindaco Accorinti- si legge in un comunicato stampa- Chiediamo al signor Termini, considerata la natura nominale e fiduciaria del suo mandato, di evitare un inutile e indecoroso braccio di ferro con chi in passato ha avuto tanta stima da preporlo al vertice della partecipata comunale ed oggi, invece, gli chiede per comprensibili esigenze di trasparenza e di responsabilità istituzionale di fare un passo indietro”.

Nell’immediatezza della notizia del rinvio a giudizio di Termini, che sarà processato per truffa a dicembre, il sindaco lo aveva invitato a dimettersi richiamando le esigenze di trasparenza sempre ribadite dall’amministrazione. Ma CMdB fa riferimento anche all’emergenza idrica che nell’ottobre scorso ha portato Messina all’attenzione dei media nazionali con le file dei messinesi per un mese senz’acqua. Episodi minori si sono verificati anche in seguito e pertanto sarebbe auspicabile una gestione serena dell’Amam, scevra da polemiche o preoccupazioni.

“Anche alla luce delle gravi emergenze idriche di questi mesi- si legge infatti- la necessità di una conduzione dell’azienda quanto più possibile serena ed efficace è sotto gli occhi di tutti.Come convinti sostenitori della difesa ad oltranza dei beni comuni, e dell’acqua pubblica in particolare, siamo da tempo attenti all'operato dell'AMAM, che è sotto la lente di ingrandimento di un nostro gruppo di lavoro, e non ci sfuggono alcune serie criticità relative allo stato di manutenzione della rete idrica e agli investimenti dell’azienda.Chiediamo, pertanto, nell'interesse dell’intera collettività cittadina, che si metta da parte ogni inutile resistenza al cambiamento che tutti desideriamo”.

L’invito è chiaro e legittimo. Nel frattempo però l’amministrazione, dopo un timido tentativo iniziale di chiedere e dimissioni, ha deciso di adottare il “guanto di velluto”, nonostante l’atteggiamento ben più intransigente quando si è trattato di giudicare comportamenti di altri amministratori. Mercoledì infatti si è tenuta una riunione alla presenza dello stesso Termini ed il sindaco a quanto pare, anche per evitare eventuali contenziosi (che sarebbero comunque paradossali e poco eleganti), ha preferito adottare una linea morbida lasciando il commercialista alla guida dell’Amam nonostante il processo che comunque costituisce a questo punto un precedente.

Non la pensa così Cambiamo Messina dal basso che ricorda all’amministrazione i principi che ne hanno ispirato i primi passi ed il programma.

Rosaria Brancato