Servizi sociali, anche l’Orsa fa le sue proposte

L’Orsa ribadisce con forza la necessità di riorganizzare il delicato settore dei servizi sociali per giungere all’istituzione di un soggetto pubblico che svincolato dall’assillo del profitto a tutti i costi riesca a garantire un alto livello di assistenza per l’utenza e un equilibrio nel rapporto con i lavoratori fino ad oggi oltraggiati nei diritti e in continua attesa dei salari erogati con colpevole ritardo.

“Tuttavia – afferma la sindacalista Francesca Fusco -, pur rivendicando la definitiva internalizzazione dei servizi sociali, è nostra intenzione fornire il contributo richiestoci dall’Amministrazione Comunale in procinto di bandire le nuove gare di appalto:

· In ogni bando è indispensabile una clausola sociale per il mantenimento dei livelli occupazionali, riferita al personale in organico ed ai lavoratori che operano in regime di sostituzione. Con l’avvicendamento delle gestioni non è pensabile perdere anche un solo posto di lavoro.
· Al soggetto aggiudicatario bisogna richiedere la gestione di entrate/uscite attraverso due conti correnti separati, uno dedicato al costo del lavoro e l’altro per le spese generali. Tale sistema renderà possibile il pagamento dei salari anche in fase di scarse risorse nelle casse comunali e sarà utile per stabilire l’esatto costo del lavoro, troppo spesso usato da alibi e additato come male universale nei momenti di difficoltà economica.
· Le imprese che aspirano all’aggiudicazione degli appalti devono comprovare esperienza nel settore, alta professionalità nell’erogazione del servizio e garantire strutture, conoscenze e capacita necessarie per l’attivazione di progetti personalizzati rivolti a singoli utenti e percorsi di assistenza di concerto con le famiglie e gli assistenti sociali del Comune.
· Le imprese che aspirano all’aggiudicazione degli appalti devono comprovare una solidità giuridica ed economica tale da poter garantire eventuale anticipazione delle risorse necessarie per il mantenimento del servizio e l’erogazione dei salari.
· Col fine di azzerare i già visti conflitti di interesse deve essere tassativamente inibita la partecipazione alle gare di appalto a tutte le imprese/cooperative legate in modo diretto e indiretto a rappresentanti delle istituzioni, impiegati dell’assessorato ai servizi sociali e/o qualsivoglia elemento terzo che possa influire a garanzia di interessi privati a discapito della collettività”.