Situazioni di pericolo per la pubblica incolumità e condizioni di emergenza igienico-sanitaria. Il Tirone ormai da troppo tempo versa in uno stato di totale degrado e abbandono, Palazzo Zanca ha finalmente messo tutto nero su bianco e ha deciso di passare alle maniere forti. Per l’amministrazione Accorinti non ci sono più dubbi: quell’area va risanata al più presto, anche se bisogna capire con quali fondi, nel frattempo però non si può più rimanere ad aspettare. Così il Sindaco ha firmato due ordinanze che colpiscono i proprietari della parte privata dell’area Tirone, due ordinanze che intimano l’immediata bonifica e messa in sicurezza della zona su cui il Comune non può intervenire e che nei mesi scorsi è stata al centro di numerosi tavoli tecnici che però non hanno portato ad una soluzione condivisa. Da una parte c’è il Terzo Ordine Francescano, dall’altra i proprietari dell’immobile della scalinata Sergi. Nessun accordo è stato trovato per definire un percorso comune che potesse portare alla riqualificazione e così sono scattate le due ordinanze che si spera possano rappresentare il punto di partenza per restituire un volto più dignitoso al Tirone.
La prima è datata 18 novembre ed è quella indirizzata al Terzo Ordine Francescano. L’ordinanza parte dalla relazione con cui il 16 ottobre scorso il Dipartimento comunale Ambiente afferma che: “L’intera area in oggetto, limitata da quello che rimane di vecchie e già precarie recinzioni si presenta in condizioni di assoluto degrado ambientale e pessime condizioni igienico-sanitarie a causa della presenza di enormi quantità di rifiuti di ogni tipo e, a giudicare dagli odori, molto probabilmente anche di carcasse di animali, insieme con la presenza di una folta vegetazione infestante”. Il Dipartimento aggiunge poi che il fabbricato non presenta lesioni significative nella struttura, ma risulta evidente che sia occupato abusivamente. Una situazione che nei mesi scorsi è stata presa attentamente in esame anche dall’ex esperta del Sindaco Clelia Marano, in prima linea insieme a Luciano Marabello in questo iter di riqualificazione del Tirone. Alla luce del sopralluogo il Dipartimento comunale “ravvisa l’esigenza di provvedere alla manutenzione complessiva dell’immobile e prioritariamente alla scerbatura, pulizia, disinfestazione dell’area adiacente, recinzione e chiusura dei varchi di accesso” e ordina ai proprietari di provvedere con la massima urgenza entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento.
Lo stesso dovranno fare gli otto proprietari dell’immobile della scalinata Sergi, come prevede la seconda ordinanza datata 19 dicembre. Sempre da una relazione del Dipartimento in questo caso emerge che “l’edificio si presenta in condizioni di assoluto degrado strutturale ed in pessime condizioni igienico-sanitarie a causa della presenza di enormi quantità di rifiuti di ogni tipo e, a giudicare dagli odori, molto probabilmente anche crcasse di animali”. Si rileva ad esempio che il tetto è crollato e che la struttura presenta evidenti lesioni, dunque la conclusione è che “non potendosi escludere ulteriori pericolosi degradi sia all’interno che all’esterno con conseguente danno all’intero immobile, emerge chiaramente che si rende necessaria la totale messa in sicurezza del fabbricato o la demolizione delle parti più pericolose al fine di scongiurare pericoli di incolumità pubblica”.
Dunque si ricomincia. Grande la soddisfazione del presidente della IV Circoscrizione Francesco Palano Quero che ha seguito passo dopo passo tutto il lungo percorso per riuscire a dare dignità al Tirone. “Dopo 5 anni e mezzo di battaglie per il Tirone, ecco finalmente accolte con le prime due ordinanze sindacali, di bonifica e messa in sicurezza, le richieste del Consiglio Quarta Circoscrizione. Una delle motivazioni per cui mi sono ricandidato Presidente. C'è ancora tanto da fare sul tema, ma abbiamo messo un punto fermo su quale strada seguire. Riqualificazione e nessuna speculazione. Mai arrendersi”, questo il commento di Quero affidato a Facebook.
Adesso bisognerà capire come questo percorso si intreccia con il più ampio progetto della Stu Tirone, sulla quale è piombato il silenzio e circolano voci poco ottimistiche per il futuro. Intanto oggi torneranno tutti a riunirsi per un vertice convocato dall’assessore Daniele Ialacqua. Si decideranno le nuove azioni da mettere in campo, oltre a chiarire l’intero quadro della vicenda.
Francesca Stornante